Lazio su Hernandez
Tra Gilardino e Maxi Lopex spunta Abel Hernandez, giovane centravanti uruguaiano del Palermo. La Lazio cerca un attaccante che possa far salire la qualità di un reparto in cui è mancato uno stoccatore da venti gol ma che ha comunque fornito un rendimento dignitoso. E allora, oltre al fiorentino e all'attaccante del Catania per il quale c'è stato un contatto domenica scorsa con il presidente Pulvirenti dopo la gara vinta dai biancocelesti (alla Lazio piace anche il difensore argentino Silvestre), si segue la «Joya» (il gioiello) come è soprannominato l'attaccante gestito da Vincenzo D'Ippolito. È lo stesso procuratore di Ledesma e della maggioranza dei calciatori uruguaiani e, dopo aver risolto il rinnovo del contratto del regista italo-argentino, è tornato in buoni rapporti col presidente della Lazio. Il diesse Tare ha chiesto informazioni su Hernandez che non vuole restare a Palermo dopo le contestazioni dei tifosi rosanero e l'esperienza terribile della rapina subita nel centro del capoluogo siciliano. Nato l'8 agosto del 1990 (45 presenze e 10 gol in serie A, solo 3 in questa stagione) è stato acquistato per 3,7 milioni, adesso ne vale almeno 15. Non sarà facile portarlo a Roma, oltretutto i rapporti tra Lotito e Zamparini non sono idilliaci ma gli affari sono affari, il giocatore ha l'età giusta per tentare il grande salto e la Lazio potrebbe fare una buona offerta anche con contropartite tecniche di livello. Restano comunque vive le piste che portano a Gilardino e Maxi Lopez oltre al peruviano Carrillo come ha ammesso lo stesso diesse Tare: «Siamo molto attenti su tutto il mercato mondiale. Se ci saranno delle opportunità importanti, la Lazio le sfrutterà. Siamo comunque su Carrillo». Per il resto il futuro è fatto di certezze secondo il dirigente biancoceleste: «Reja sarà l'allenatore della Lazio anche il prossimo anno. Abbiamo l'accordo per il rinnovo e lo annunceremo nel momento opportuno. La società sta lavorando anno dopo anno per lottare il prima possibile per lo scudetto, vogliamo tornare su questi livelli a tutti i costi». Musica per le orecchie dei tifosi che ora aspettano grandi colpi per tornare a sognare. Prima, però, c'è da certificare il ritorno in Europa e, se fosse Champions, consentirebbe di avere un tesoretto più grande da poter investire sul mercato.