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Daniele Palizzotto «Recuperare otto punti al Milan è difficile, ma noi vogliamo vincere tutte le gare in campionato.

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Nonha paura, Leonardo. La vittoria centrata martedì a Roma non ha risolto la crisi dell'Inter, ma ha sicuramente restituito vigore all'ambiente nerazzurro, stravolto da un ciclone che in due settimane ha spazzato via scudetto e Champions League. Oggi pomeriggio a San Siro arriva la Lazio, in uno scontro diretto decisivo per il terzo posto e dunque per la qualificazione diretta nell'Europa che conta. Una prospettiva impensabile soltanto venti giorni fa. «Siamo terzi e non guardiamo indietro - ha spiegato Leonardo - alla fine del campionato guarderemo la classifica». Da quando ha preso in mano l'Inter, Leonardo ha portato a casa 40 punti in 18 gare: una media sufficiente (2,22 punti a partita, sarebbero 84 nell'intero campionato) per vincere lo scudetto. «Sono ottimi numeri - ha commentato il brasiliano - abbiamo fatto un buon lavoro, ma purtroppo anche perso qualche partita importante. Siamo stanchi, ma a Roma abbiamo dimostrato di saper reagire». Non teme di perdere il terzo posto, Leonardo. E dunque non teme la Lazio, ma la rispetta. «È una squadra di grande livello, davvero competitiva. Hanno tante alternative, sono in forma e hanno già vinto su campi difficili. Noi, però, siamo concentrati e vogliamo far bene». Per questo Leonardo è orientato a riproporre lo schieramento accorto che ha espugnato l'Olimpico. Le uniche novità riguarderanno il reparto offensivo. Gli attaccanti nerazzurri non segnano in campionato da oltre un mese, ma il brasiliano non è preoccupato e oggi si affiderà al recuperato Eto'o, pronto a sostituire Pandev a sinistra e Pazzini, in vantaggio su Milito. L'obiettivo è centrare l'undicesima vittoria consecutiva casalinga in campionato e scacciare l'ombra di Mourinho. «Ma è normale che se ne parli - ha osservato Leonardo - ha fatto tanto per l'Inter, così come Herrera». Leo non ha paura anche perché Mou da Madrid dichiara: «Non torno all'Inter, resto qui». Si vedrà.

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