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Dieta americana Ingaggi a 70 milioni

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MatteoDe Santis La «manovrina» ci sarà lo stesso. Lo impongono l'austerity di questi tempi, l'entrata in vigore del famigerato fair play finanziario ordinato da Platini e le linee guida di una gestione che promette di essere davvero virtuosa. Con la nuova proprietà americana il colpo di forbici sul monte ingaggi del parco giocatori della Roma arriverà. I tagli dovrebbero ammontare, almeno nelle intenzioni iniziali, attorno al 20%. Propositi che in fatti si dovrebbero tradurre in un passaggio dagli 83 milioni lordi registrati all'inizio della stagione attuale a una cifra intorno ai 70. Una mano, dal punto di vista economico, è già arrivata dagli addii invernali di Baptista e Adriano, un'altra arriverà con le partenze inevitabili di Mexes e Loria. La Roma, sgravata da questi ingaggi, si ritroverebbe a quota 68.5 milioni lordi. Una quota che potrebbe scendere anche sotto i 60 con le probabili cessioni di Doni, Julio Sergio e Cicinho (che rientrerà dal prestito al Villarreal). Per non parlare degli altri 15,3 milioni che ballano a seconda di quali saranno i destini di De Rossi, Menez e Vucinic. Comunque vada, il bilancio rifiaterà e avrà lo spazio per inserire (rispettando l'asticella di una settantina di milioni lordi) anche due-tre contratti importanti tra quelli dei nuovi giocatori. La riduzione del monte ingaggi comporterà anche un'altra piacevole conseguenza, dal punto di vista del bilancio, come l'abbassamento del costo totale del personale (amministratori esclusi). Ai nastri di partenza della stagione ancora in corso ammontava a 105 milioni lordi: l'obiettivo degli americani è un altro -20% per il prossimo futuro. Un occhio ai conti e quattro, quelli di Walter Sabatini e di Franco Baldini, alla costruzione materiale della Roma che verrà. A giorni, molto probabilmente ad inizio della prossima settimana, canterà anche la carta: Sabatini fino al termine della stagione figurerà con l'incarico di consulente, poi in estate rivestirà ufficialmente i panni di direttore sportivo. Per Baldini, intento a studiare il come liberarsi dalla Football Association, bisognerà pazientare un po' di più, ma il suo arrivo a Roma non è in discussione. Resta da discutere, invece, chi sarà l'allenatore dell'erigenda Roma. Il preferito, comunque, rimane Villas Boas, ma la strada è in salita. Gli spifferi di mercato, intanto, suggeriscono un nuovo nome: Cristian Ansaldi, terzino sinistro argentino (con passaporto italiano) del Rubin Kazan.

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