Lazio bellissima
E chi si aspettava una Lazio così? Nemmeno il tifoso più ottimista poteva arrivare a tanto. Solida, brillante, cinica e anche fortunata in un episodio arbitrale come non capitava da tempo. Quattro gol al «Massimino», blitz a Catania dopo cinquant'anni, giocate da far stropicciare gli occhi ai cento temerari che avevano seguito la banda di Reja sotto l'Etna. In una parola sola: bellissima. Unico piccolo neo il gol del pareggio preso dopo trenta secondi della ripresa. Dopo aver dominato tutto il primo tempo, subire il pari per un grave errore di concentrazione poteva essere fatale. Per il resto la Lazio ha disputato una gara perfetta che ha annichilito il Catania. Una vittoria fondamentale che lancia la volata per un posto in Champions League anche se la vittoria dell'Udinese a Napoli ha un po' complicato i piani di Reja. Cresce, invece, il vantaggio su Roma (+7) e Juventus (+8), le altre due concorrenti al quarto posto insieme con i friulani. Inoltre comincia ad essere «interessante» il ritardo di tre lunghezze dall'Inter visto che c'è lo scontro diretto sabato a San Siro. Ma prima di lanciarsi in voli pindarici, bisogna applaudire la banda di Reja per la prova in Sicilia. Difesa impeccabile nonostante Rizzoli che ha concesso un gol irregolare alla Lazio, ma ha penalizzato i biancocelesti con continui cartellini gialli. Ma Dias, Radu e Biava sono stati bravi a non farsi cogliere in altre infrazioni senza dare al fischietto bolognese il pretesto per essere espulsi. In questo senso Reja è stato intelligente a sostituire subito Bresciano che rischiava il «rosso». Il tecnico torna da Catania con tante certezze in più. Intanto Zarate ha giocato una delle partite più belle di questa stagione mettendosi al servizio della squadra, Mauri è come sempre fondamentale, Hernanes è stato chirurgico in avanti e molto utile anche in fase difensiva, Floccari è tornato ai livelli del girone d'andata. Non è un caso se la vittoria è stata griffata dai fantastici quattro anche se non si può dimenticare il grande lavoro di un immenso Ledesma che, orfano di Brocchi, ha corso per tre. Il successo di Catania conferma che la Lazio è pronta per la volata Champions e non vuole mollare quel quarto posto che significherebbe rendere miracolosa una stagione già straordinaria.