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Roma provaci

De Rossi

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La parola d'ordine è serenità. «La nuova società? Siamo più curiosi che ansiosi. Il quarto posto? Possiamo farcela, ma niente drammi se non dovessimo riuscirci». I venti di cambiamento che spirano da Boston, il Palermo che arriva all'Olimpico e un posto al sole e all'oro della Champions ancora in ballo: niente panico, solo tranquillità. Ecco servita la ricetta di Vincenzo Montella. «Siamo sereni, possiamo ancora ancora raggiungere un traguardo importante e salvare la stagione. La classifica, come prima, è un handicap a nostro sfavore, ma dobbiamo provarci. Niente drammi, però, se non dovesse arrivare il quarto posto. Un'annata storta può capitare, il calcio è anche questo». Il calcio, purtroppo, è anche una settimana di cattivi pensieri, toni accessi, task force, sospetti e veleni. Montella preferisce non gettare altra benzina sul fuoco: «Per il momento non ho visto cose anomale. Roma fortunata? Non lo so, da quando ci sono io tutti i rigori che ci hanno dato c'erano. Anzi, forse ne manca qualcuno. Ma non voglio parlare di arbitri e situazioni esterne». E neanche di Pastore, sogno e obiettivo della Roma che verrà: «Non mi occupo di mercato, in questo momento per me è solo un avversario. Sinceramente ci sarà modo di parlarne più avanti». Meglio discutere dei punti di forza rosanero. «Temo molto il Palermo - confessa l'Aeroplanino - soprattutto per come spinge sugli esterni. Sono sicuro che verrà qui a fare la partita. Zamparini ha detto che finirà 2-0 per loro? Vedremo se è un veggente». Capitolo formazione: «Giocheranno gli undici che ritengo più adatti per oggi. Non ci sarà un turn over solo perchè martedì c'è l'Inter». Meglio Loria (favorito) o Cassetti al fianco di Burdisso? «Ho due opzioni: Simone è un grande professionista, Marco dovrebbe giocare in un ruolo non suo». Pensierini sparsi su Menez, Vucinic (possibile panchina), Taddei e Borriello: «Jeremy e Mirko potenzialmente possono fare di più ma si stanno impegnando molto e si sono allenati benissimo in questi giorni. Ho provato Rodrigo a sinistra, ci può stare. Marco è un ragazzo disponibilissimo, è normale che sia dispiaciuto perché non gioca molto. Se l'allenatore fa certe scelte è solo perchè crede che siano per il bene della squadra». Anche stavolta il prescelto sarà Totti, ieri festeggiato dai tifosi a Trigoria e oggi al primo tentativo di aggancio ai 205 gol di Baggio.

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