Lazio formato Champions
La Lazio cala il poker al «Massimino» e fa un balzo lungo così verso la Champions: Hernanes-Mauri-Floccari, ispirati da un super-Zarate (nel finale a segno su punizione), consegnano a Reja una vittoria (4-1) che, in attesa dell'impegno dell'Udinese - stasera a Napoli senza Sanchez e Di Natale - blinda il quarto posto dei biancocelesti, ora a -3 dall'Inter, avversaria domenica prossima al Meazza. Per il Catania un brutto ko anche perchè arrivato senza lottare fino in fondo: non un buon segno per Simeone, anche perchè la salvezza è ancora tutta da conquistare e dietro nessuno ha intenzione di mollare. IL VANTAGGIO DI HERNANES - La Lazio parte forte: prima Alvarez salva sul cross di Mauri, poi Andujar devia in angolo una conclusione di Floccari sfiorata da Terlizzi. La panchina di Zarate dura soltanto 13': l'argentino, punito da Reja per essere arrivato in ritardo all'allenamento della vigilia, prende il posto dell'infortunato Sculli e si fa vedere subito con una bella sgroppata che non crea insidie ad Andujar. Ben più pericoloso al 19' Floccari, e ci vogliono tutto il coraggio e la tempestività del portiere rossoblù per evitare un vantaggio che sarebbe meritato. Il Catania, infatti, fa scena muta davanti nonostante il rientro di Schelotto e il duo Ricchiuti-Bergessio alle spalle di Maxi Lopez. E allora i pericoli per la Lazio arrivano dalle retrovie: Bresciano salva sulla linea il colpo di testa di Silvestre con Muslera battuto. Ma sono i biancocelesti a tenere ancora il pallino del gioco: al 34' Zarate - entrato benissimo in partita - salta Capuano e crossa, con Hernanes che per pochissimo non arriva all'appuntamento. Il brasiliano ci prova con uno dei suoi pezzi forti, la punizione (bravo ancora Andujar), quindi decide di fare da solo e allora al 40' la Lazio passa. Lichtsteiner per Mauri che spizza, piattone facile facile di Hernanes a due passi da Andujar. Risponde subito il Catania: Capuano verticalizza per Lopez, sinistro a incrociare e brivido per Muslera; quindi Carboni non trova il bersaglio grosso (45'). PAREGGIO, POI LA LAZIO CALA IL TRIS - In apertura di ripresa subito Catania-gol: Ricchiuti tra le linee, numero di Bergessio su Lichtsteiner con Muslera che fa quel che può e Schelotto che, a porta vuota, non può davvero sbagliare. Altri ritmi: a Schelotto (5') risponde subito Zarate. Gran bella partita: Ricchiuti sbaglia l'assist per Schelotto, sulla ripartenza doppia opportunità per Lichtsteiner: Andujar e Terlizzi salvano il Catania. All'11' la Lazio passa di nuovo: splendido Zarate in mezzo a due avversari, tirocross per Mauri che tutto solo (e in fuorigioco) appoggia il 2-1 tra le proteste dei padroni di casa e del pubblico. La Lazio prova ad addormentare la gara sfruttando il palleggio dei vari Ledesma, Hernanes e Mauri, il Catania però non ci sta e allora ci vuole un bell'intervento di Muslera per evitare il 2-2 sulla botta di Bergessio (20'). Gomez per Ricchiuti (in precedenza Ledesma aveva rilevato l'impalpabile Lodi) è la mossa di Simeone, mentre Gonzalez prende il posto di Bresciano (a rischio rosso). Al 33' la Lazio chiude i conti: Hernanes avvia l'azione, Zarate la rifinisce per Floccari ed è 3-1. Poi Zarate si prende il palcoscenico con una splendida punizione che fa secco Andujar. Cala il sipario al «Massimino», con la Lazio che si porta a casa tre punti pesantissimi e il Catania che dovrà soffrire fino all'ultimo.