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La Juve non coglie l'attimo

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DomenicoLatagliata Non se l'è giocata bene, la Juventus, la partita che avrebbe dovuto permetterle di tornare a sognare il quarto posto. Poche gambe, altrettante idee e, al cospetto di una Fiorentina che poco o nulla ha ancora da chiedere al campionato, un solo tiro in porta su azione. Merito di Del Piero il quale, appena entrato, non ha comunque impensierito più di tanto Boruc. Poco altro, per il resto: un colpo di testa di Bonucci a inizio ripresa su azione da fermo e un intervento da difensore di Toni su Marchisio che nel finale non permetteva al centrocampista di trovare il tempo per tirare in porta. Alla fine, la giornata va in archivio con un punticino recuperato alla Roma, buono (forse) per l'accesso diretto all'Europa-bis. Quanto alla Fiorentina, non ha regalato nulla a una delle sue nemiche storiche, ha lottato e corso per cercare una vittoria che avrebbe nobilitato il suo campionato e se n'è andata sotto la doccia con i complimenti di Mihajlovic, secondo il quale «avremmo meritato di vincere, pur se Buffon non è stato granché impegnato». «Non possiamo pensare di fare sempre quello che vogliamo – è stata l'analisi di Del Neri - e con i tre punti per vittoria permettono a tutti di recuperare situazioni che parevano compromesse. Lotteremo tutti e a fine maggio faremo i conti». Confidando anche nella conferma sulla panchina della Signora: «Il mio contratto scadrà nel 2012. Al momento sono l'allenatore della Juve anche per il prossimo campionato, poi nel calcio tutto può sempre cambiare».

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