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Ritardi quadricipiti e sfortuna

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Unatranquilla mattinata di sfortuna tra ematomi inattesi e ritardi ingiustificati. La vigilia della sfida contro il Catania doveva trascorrere tra dubbi di formazione e la speranza che Rizzoli stavolta faccia il suo dovere senza penalizzare, come spesso gli è accaduto in passato, i biancocelesti. Invece, il risveglio è stato tutt'altro che dolce e così Reja ha dovuto fare i conti con lo stop di Brocchi che, nei minuti finali della seduta di allenamento di venerdì, aveva preso una botta al quadricipite. Pareva niente di grave, nemmeno per sogno. Ieri mattina la visita alla Paideia ha messo in evidenza un ematoma che ha consigliato di esentarlo dalla dura trasferta siciliana. In una partita dove bisognerà correre molto il tecnico laziale perde proprio all'ultimo il suo giocatore più dinamico. Un problema in più ma non il solo. Perché Mauro Zarate ha commesso un errore imperdonabile: si è presentato a Formello in ritardo di un'ora quando l'allenamento era praticamente terminato. Il rischio panchina è reale, il regolamento interno parla chiaro anche se Reja deciderà solo stamattina l'eventuale punizione per il talento argentino. Insomma, dopo arbitraggi sfortunati, squalifiche e infortuni, c'è ormai la certezza che il dio del calcio non si sia schierato dalla parte dei biancocelesti nel volatone Champions. Ancora una volta la Lazio gioca contro tutto e tutti.

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