Lazio mia devo batterti

Un tuffo al cuore per tutti i laziali: domenica a Catania c'è Diego Pablo Simeone, l'eroe dello scudetto del Duemila, autore anche del gol decisivo nello scontro diretto di Torino contro la Juve.Un amore, quello dei tifosi biancocelesti che non è mai tramontato tanto che in molti si augurano presto di poterlo vedere sulla panchina della Lazio. Tant'è, Simeone non può farsi prendere dai sentimenti perché in questo momento deve certificare la salvezza del suo Catania «Non possiamo ritenerci ancora salvi - spiega il tecnico argentino - ecco perchè mi aspetto che il pubblico continui a fare la sua parte, sostenendo i ragazzi a più non posso per centrare la vittoria. In occasione del derby ho visto una partecipazione incredibile, lo stesso dovrà verificarsi contro la Lazio perchè i tifosi sono la nostra arma in più. Il resto lo faranno i giocatori». Sul prossimo avversario ha le idee chiare: «I biancocelesti hanno un organico eccellente, simile a quello dello scorso campionato con l'aggiunta di Hernanes, giocatore che ha innalzato il tasso tecnico di una squadra già forte. Floccari è un altro elemento temibile, Zarate sa essere devastante negli spazi. Ci sarà da lottare contro un avversario difficile. I miei trascorsi? Non li dimenticherò mai, come porto sempre nel mio cuore l'affetto dei tifosi e la conquista dello scudetto. Quella nella Lazio è stata l'esperienza più importante da calciatore in Europa. Domenica, però, non ci potrà essere spazio per i sentimentalismi. Il mio Catania è chiamato a dare il massimo per conseguire tre punti fondamentali in chiave salvezza. E io non firmo per un pareggio, assolutamente». Conoscendo la grinta di Simeone, c'è poco da stare tranquilli. La banda di Reja deve fare una piccola impresa per riportare i tre punti a Roma.