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La Lega si spacca sui bacini d'utenza

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Dauna parte le società medio-piccole capeggiate da Lazio e Fiorentina, dall'altra Juventus, Inter, Milan, Roma e Napoli, cinque grandi che mettono assieme il 75 per cento del fatturato globale. Al centro della polemica ci sono circa 200 milioni di euro, ovvero quel 25 per cento degli introiti provenienti dalla vendita collettiva dei diritti televisivi che secondo la legge va spartito sulla base dei bacini d'utenza. Ma chi stabilisce il numero dei tifosi di ciascuna squadra? Proprio su questo punto è nata la spaccatura tra i club. Il compito, secondo gli accordi, andava affidato a tre società di ricerca, scelte tra le dodici che si erano fatte avanti. Le società medio-piccole hanno raggiunto l'intesa sugli istituti preferiti: Crespi, Doxa e la tedesca Sport+Markt, regolarmente votati nell'assemblea di ieri. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i grandi club, pronti a far valere le proprie ragioni in tribunale. Dan. Pal.

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