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Formula 1, mistero Alonso

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Dalla riscossa alla rincorsa. I vertici della Ferrari sono riuniti a Maranello per risolvere il mistero buffo dei dati diversi: i numeri della pista non corrispondono a quelli della galleria del vento. Per evitare il flop, 36 punti in due Gp sono un magro bottino, occorre un duplice colpo d'ala: reale, cioè abbassare il muso sull'asfalto, e metaforico cioè migliorare la qualifica. In Cina si confida negli aggiornamenti tecnici, ma Alonso ha già messo le mani avanti: «Non c'è tempo per cambiare la macchina, mi aspetto un ritmo e un weekend difficili». Finora però il suo talento non ha fatto la differenza, due gare in chiaroscuro per l'ex iridato. Chi è veramente? È il pilota coriaceo della seconda parte della stagione passata, quello che dopo lo spartiacque di Silverstone si responsabilizzò e divenne leader o quello sciupone, un po' distratto in partenza, un po' ingenuo nei sorpassi, dei primi mesi al volante della Rossa? L'asturiano sembra aver viaggiato indietro nel tempo. Nel 2010 l'inizio fu balbettante, corsa inaugurale a parte. Contatto e testacoda in Australia, partenza anticipata in Cina e a Monaco sbatte in qualifica. In Gran Bretagna viene penalizzato per un inutile quanto proibito sorpasso su Kubica, in Belgio sbatte a Les Combes e si ritira. Altrove è un fuoriclasse: rapinatore d'area se è il caso o maturo e costante nel raccogliere punti per il rush finale. Ora come allora. In qualifica a Melbourne è quinto, sostiene che lo start non conta eppure chiude quarto. A Sepang la F150 sembra nascondere un potenziale inespresso dai piloti. Infatti il passo gara è competitivo ma nel sorpasso su Hamilton lumaca, il ferrarista lepre si fa tradire da un'inspiegabile mancanza di lucidità. Bastava aspettare, invece tampona il britannico e si becca 20” di penalità. Un erroraccio che ha compromesso il podio, amplificato dalla facilità con cui subito dopo Heidfeld ha superato lo stesso Hamilton. E se, carico aerodinamico a parte, lo spagnolo non avesse ancora compreso come «blandire» la sua bella, come valorizzarla con le Pirelli? Si dovrà attendere metà campionato per vedere il fratello bravo di questo Alonso?

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