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Il Chelsea di Ancelotti si arrende al Manchester Tutto facile per il Barça

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Dopoaver messo in cassaforte la qualificazione all'andata l'hanno ratificata nel ritorno. Un verdetto inevitabile per due delle squadre più forti del mondo, ricche di esperienza e campioni. Su tutti Messi, che a Donetsk ha realizzato il nono gol in questa Champions, il 48° stagionale. In carriera non aveva mai segnato così tanto in un anno calcistico. A Manchester, invece, ci ha pensato Hernandez a far capire al Chelsea che non era la serata dei sogni (43'). Nell'intervallo Ancelotti ha inserito il grande escluso Drogba per il deludente Torres e l'ivoriano ha siglato l'1-1 al 76'. Ma un minuto dopo Park ha subito riportato il Manchester in vantaggio. E ora che ne sarà di Ancelotti? Se lo chiedono in molti, a cominciare dalla Roma. La sua esperienza al Chelsea sembra essersi conclusa con l'eliminazione di ieri davanti a Capello e soprattutto a Baldini, insieme in tribuna all'Old Trafford. Chissà se nella notte avranno avuto modo di scambiare due chiacchiere sul futuro. Intanto fioccano le polemiche sulla sua scelta di schierare Torres (a digiuno di gol da 14 partite) per il più reattivo Drogba. Stasera Tottenham-Real Madrid, dove si riparte dal 4-0 del Real al Bernabeu (20.45, in Tv su Sky sport). Per i «blancos» sembra una formalità, archiviata la quale penseranno alle quattro sfide in diciotto giorni con il Barcellona. Si comincia sabato sera nella Liga per poi proseguire con la finale della Coppa del Re a Valencia (20 aprile) e chiudere con le due semifinali di Champions. A meno di un miracolo del Tottenham al momento impensabile.

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