Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Mondiale per due

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Ilcapo della ges Stefano Domenicali, disarmato e disarmante, ha commentato: «Erano questi i nostri obiettivi. Adesso siamo sulla difensiva, ma si dice che il catenaccio nel calcio sia anche il miglior attacco». Si dice anche, nel calcio, che per vincere bisogna fare un gol più degli altri. Nel garage Ferrari scorre un film già visto: sperare nella pioggia equatoriale, negli errori degli altri e nella grinta di Alonso che guardava inconsolabile i tempi migliori nel tentativo di capire l'errore. Non c'è riuscito e allora ha avvertito il team: «Piangersi addosso non serve, prendiamo più punti possibili perché ora gli avversari sono imprendibili, ma dobbiamo fare il salto di qualità». Massa addirittura si è detto «depresso». La F150 Italia ha pagato dazio nel secondo settore del tracciato dove serve carico aerodinamico e dove Hamilton con le morbide e il passo lungo (di più rispetto a tutte le altre) della sua monoposto ha staccato tempi strabilianti sfruttando al massimo i curvoni. E' dunque fermo ai test invernali, il Cavallino, mentre le avversarie corrono leste sull'asciutto. La griglia di partenza è stata tiratissima ma non una sorpresa. L'ha spuntata all'ultimo tuffo Vettel: 17° pole position con 1' 34”870 e primato strappato a Hamilton, secondo, che aveva dominato la Q3. Seguono Webber e Button, lo stesso schieramento del GP d'Australia. È chiaro che i «bibitari» hanno nella McLaren la principale antagonista. Prova ne è che gli sconfitti Hamilton e Button erano sorridenti e impazienti di gareggiare, mentre Vettel ha giocato di rimessa: «Non è andata come volevo, non avevo il passo giusto. Senza il kers non saremmo stati primi». Heidfeld sesto e Petrov ottavo dicono che la Renault è un progetto solido e che la Ferrari farebbe bene a occuparsene. Cresce invece la tensione in Mercedes, Schumi undicesimo per mano di Rosberg che lo ha cacciato fuori dalla Q3 e poi ha chiuso nono.Per una volta però erano d'accordo: sono stati penalizzati dal malfunzionamento dell'ala mobile. Al via ci sarà anche la HRT di Liuzzi rientrata nel limite del 107%. Il degrado delle Pirelli sarà fondamentale per l'andamento del GP di Malesia (ore 10 su Rai1), si pensa a tre-quattro pit stop, ma i temporali e la safety-car potranno creare caos. Bisogna uscirne indenni.

Dai blog