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L'Udinese contro Damato

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Statid'animo accesi, paroline grosse, rabbia e accuse non troppo velate: mischiate tutti questi ingredienti e avrete il dopo Udinese-Roma degli spogliatoi del Friuli. Il presidente Giampaolo Pozzo si sfoga subito, a botta calda, e non va neanche tanto per il sottile: «Abbiamo commesso qualche ingenuità, ma a Roma sono dei marpioni, sanno gestire le situazioni. C'era un rigore a nostro favore e non ce l'hanno dato. Quando arriviamo a questo punto del campionato, le piccole società sono condizionate da tante situazioni, ma tanto io l'avevo già previsto. Non voglio fare polemiche». Per fortuna. Anche Guidolin ha da ridire sulla direzione di gara di Damato. «Per me è difficile non parlare come faccio sempre. L'arbitro non ha visto - dice il tecnico dell'Udinese riguardando alla moviola il gol annullato sull'1-1 - che c'è un clamoroso fallo di Perrotta che impedisce ad Asamoah di ribadire in gol. Non voglio debordare: è una serata in cui potevamo fare fuori un avversario in corsa per la Champions, invece resta in corsa. Bisogna sempre fidarsi delle prestazioni degli arbitri, ma c'era anche un calcio di rigore netto per noi». L'Udinese urla la sua rabbia, la Roma decide di non rispondere per le rime. «No - afferma il direttore operativo Gian Paolo Montali - non abbiamo nessuna voglia di replicare alle dichiarazioni di Pozzo. Faccio soltanto i complimenti a tutta la squadra perché non era facile reagire in questo dopo la sconfitta con la Juve. Siamo ancora in lotta su due traguardi per il presente e per il futuro della Roma. Ora abbiamo quattro partite in casa e due fuori, dobbiamo trasformare l'Olimpico in una sorta di Fort Knox». Taddei si accoda al coro degli elogi con moderazione: «Adesso dobbiamo pensare partita per partita, ma senza fare programmi o tabelle». M.D.S.

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