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Avvocati a lavoro anche di notte per non perdere altro tempo.

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L'appuntamentoresta fissato al 15 aprile a Boston, con i dirigenti di Unicredit Fiorentino e Peluso che incontreranno Thomas DiBenedetto e i suoi tre soci per firmare l'accordo. Alla conference call di ieri hanno partecipato da Roma gli avvocati dello studio Tonucci e dagli Stati Uniti il legale della banca Roberto Cappelli (studio Grimaldi & Associati) e i due rappresentanti dello studio americano Bingham. Oggetto delle ultime discussioni i dettagli di alcune clausole, comprese quelle che regolano la futura uscita di Unicredit dalla nuova società controllante della Roma e l'opzione «put» del consorzio statunitense sulle quote acquistate dalla banca. C'è ancora da lavorare, ma le parti restano convinte che non ci sarà bisogno di un altro rinvio. E se pure accadesse il contrario non scatterebbe nessun allarme: c'è la ferma volontà di tutti di chiudere la partita, giorno più, giorno meno. Non è prevista alcuna «caparra» o spostamento di soldi prima della firma: i soci americani verseranno le rispettive quote dopo il 15 aprile e prima del «closing» dell'affare che dovrà essere ratificato dal cda di Roma 2000 e certificato da Consob e Antitrust. Ale. Aus.

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