Tutto su Zarate
Passa da Napoli uno degli ultimi treni per la Champions e la Lazio si vuole giocare la sfida del San Paolo senza paura. La banda di Reja è partita ieri pomeriggio dalla stazione Termini con molte assenze pesanti (gli squalificati Radu, Ledesma e Matuzalem, oltre agli infortunati Rocchi e Diakitè) ma c'è grande voglia di ribaltare i pronostici, di sovvertire quello che sembra un verdetto già scritto. E poi non si comprende nemmeno il motivo di tanto squilibrio tra gli scommettitori visto che la differenza in classifica è solo di cinque punti e all'andata la Lazio vinse nettamente 2-0. Tant'è, sarà la partita del cuore di Reja che sarà premiato dai suoi ex tifosi pronti a riempire interamente il San Paolo (previsti 60.000 spettatori). Ma il tecnico, almeno a parole, non sembra farsi condizionare dall'emozione del primo ritorno a Napoli dopo cinque stagioni di ottimi risultati sotto al Vesuvio. «La sfida al San Paolo sarà determinante più per la Lazio che per loro - ha ammesso l'allenatore goriziano - credo infatti che lo scudetto sarà un discorso tra le due milanesi. Da parte nostra, se vogliamo centrare la Champions League, dobbiamo far vedere di essere all'altezza della formazione di Mazzarri. Con un risultato positivo, la fiducia della squadra aumenterebbe e allora sì, la Champions sarebbe più vicina. Per questo sentiamo la necessità di fare una grande partita, fatta di attenzione in fase difensiva e di concretezza in avanti». Il clima sarà infuocato ma perlomeno la Lazio si può aggrappare alla cabala: da quindici anni non perde a Napoli e nelle tre partite giocate finora alle 12.30 ha sempre vinto. «È una gara che tutti vorrebbero giocare per la posta in palio e per lo spettacolo che ci sarà sugli spalti - riprende il tecnico - e sono scerto che sarà durissima per colpa delle nostre assenze a centrocampo. Non dovremo commettere l'errore fatto a San Siro contro il Milan quando giocammo con troppe titubanze: se scendiamo in campo con paura, la partita è già persa in partenza. In casa sua, il Napoli ha lasciato davvero pochi punti e con quei tre davanti bisogna stare sempre concentratissimi. Detto questo, credo che la mia Lazio abbia la personalità per fare una grande partita e per mettere in difficoltà la squadra di Mazzarri». Formazione in alto mare: a sopresa Reja ha deciso di non dire nulla nemmeno ai suoi giocatori: «Non ho ancora dato indicazioni a nessuno. Tutti devono essere pronti e sentirsi discussione». Certa la presenza di Zarate, l'uomo su cui punta il tecnico biancoceleste per sorprendere la lenta linea difensiva napoletana. L'ideale sarebbe ripetere la condotta tattica della gara d'andata in cui proprio Maurito sorprese Cannavaro & Co. Lutto al braccio per la Lazio che ricorderà così Bob Lovati. E proprio alla bandiera biancoceleste Reja vorrebbe dedicare l'impresa di tornare da Napoli con un risultato che avvicini la sua creatura al sogno della Champions.