Con Sabatini il sogno è Pastore
Quarantanomi e un sogno. Walter Sabatini è già a lavoro per la Roma. Mercoledì scorso ha detto sì a Thomas DiBenedetto, presentandogli subito la sua lista di consigli per gli acquisti: una quarantina di giocatori, tanti sudamericani e in cima a tutti Javier Pastore, il talento argentino che ha scoperto per il Palermo e ora vorrebbe portare a Trigoria. Classe '89, qualità infinita, esperienza maturata nel calcio italiano: l'identikit perfetto per il progetto a stelle e strisce. Sabatini ha parlato con il ragazzo, convincendolo a non impegnarsi con nessuno prima di ascoltare la proposta della Roma americana. Arriverà? Troppo presto per dirlo. «El Flaco» costa tantissimo, non meno di 30 milioni di euro, e per non sperperare quasi tutto il budget in una sola operazione il club giallorosso dovrà sacrificare almeno un pezzo pregiato. Che sia De Rossi, Menez o Vucinic: tre situazioni da affrontare il prima possibile. In attesa dell'assalto a Pastore, Sabatini ha praticamente annunciato il suo approdo a Trigoria. «A DiBenedetto ho dato la mia disponibilità - ha spiegato al sito reterete24.it - per ricoprire l'incarico di direttore sportivo della Roma, ma a tutt'oggi non ho ancora firmato alcun contratto». Normale: non può succedere prima che la società passi ufficialmente al consorzio Usa. «Devo solo attendere - ha aggiunto il prossimo ds - il passaggio di consegne, con l'arrivo della nuova proprietà. Prima di dare la mia disponibilità a DiBenedetto ho dovuto esercitare il mio disimpegno con la Sampdoria e l'ho fatto con una certa difficoltà». Garrone non può prendersela: il treno-Roma passa solo una volta. Sabatini sarà il primo uomo a ricevere un nuovo incarico, prendendo il posto di Daniele Pradè che resta comunque legato alla Roma fino al 2013 e dovrà discutere la sua posizione con gli americani. Ieri l'attuale ds, gli altri dirigenti e Montella sono stati rassicurati da Roberto Cappelli, in visita a Trigoria: l'avvocato di Unicredit ha ribadito l'importanza di centrare la Champions e dato gli aggiornamenti sulla trattativa per la vendita del club, precisando che agli americani non saranno concessi ulteriori rinvii. DiBenedetto tornerà stamattina negli States. Ieri ha trascorso parte della giornata in Emilia con il figlio, poi è passato all'università americana di Bologna e in serata è tornato per Roma dove ha dormito: oggi partirà da Fiumicino alle 9.20 verso Miami. Nella sua prima settimana italiana da presidente in pectore ha raggiunto tutti gli obiettivi: consegnare i mandati ai nuovi dirigenti Baldini e Sabatini e incaricare Montali di gestire la fase di traghettamento aspettando il futuro. Non ha firmato i contratti di acquisto del club ma se lo aspettava: i dettagli da sistemare erano ancora troppi per brindare nei tempi sperati da Unicredit. Gli avvocati hanno lavorato anche ieri sui nuovi contratti e ora aspettano gli allegati. Appuntamento per la firma il 15 a Boston. «L'obiettivo - conferma l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni - è di chiudere entro metà aprile: siamo allineati alle aspettative». Manca poco.