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Uefa a rischio? Falso allarme

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Nonesiste il conflitto di interessi tra la nuova Roma americana e i Reds, che impedirebbe a una delle due squadre di partecipare alle competizioni Uefa. Il falso allarme, rilanciato dal quotidiano inglese «Guardian», nasce da un fatto reale: DiBenedetto, futuro presidente giallorosso, è già azionista del Fenway Sports Group di Boston (la ex New England Sports Ventures), ovvero la società che ha acquistato il Liverpool qualche mese fa. Quindi, seppur indirettamente, DiBenedetto è collegato al club inglese pur non avendo alcun ruolo all'interno. La Uefa non ha rilasciato commenti e si è limitata a ricordare il terzo punto della sua normativa con cui vieta che «qualsiasi club iscritto ad una competizione Uefa, direttamente o indirettamente, possegga azioni o interessi economici su altri club iscritti alle stesse competizioni». I singoli soggetti non possono essere coinvolti in più di un club «a livello manageriale, amministrativo e sportivo in qualità di azionista». Ma non sarebbe questo il caso di Mr. DiBenedetto che non controlla il Liverpool, non lo influenza e non lo gestisce. «Non ricorre nessuna fattispecie di cui all'articolo 3 del regolamento Uefa» confermano i suoi legali che hanno studiato da tempo le norme. Qualora le loro valutazioni differissero da quelle dell'Uefa a cui verrà chiesto un parere ultimativo, DiBenedetto sarebbe comunque pronto a cedere la sua quota nella società controllante del Liverpool. Ale. Aus.

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