Bresciano si gioca tutto
Il primo pezzo della Lazio 2010/11 è stato lui. Mark Bresciano, australiano di nascita ma ormai italiano di adozione, è arrivato in biancoceleste il 6 luglio scorso, a costo zero, con un contratto biennale. Il suo compito, o almeno quello che in estate Reja si aspettava da lui, era dare un po' di peso offensivo al centrocampo. Contrastare, impostare, ma soprattutto cercare il tiro in porta. Questo nelle intenzioni delle vigilia. Rimaste, quando mancano 8 giornate alla fine del campionato, tutte o quasi sulla carta. Del primo anno in biancoceleste di Bresciano rimarrà il promettente esordio dal primo minuto a Firenze, quando l'australiano dimostrò di avere gamba e voglia ma sbagliò qualche gol di troppo sottoporta, e poco altro. Sporadiche apparizioni contrassegnate da un gol in Coppa Italia al Portogruaro e dai fischi dei tifosi quando la sua mancata diagonale difensiva su Grossmuller contro il Lecce è costata alla Lazio la prima, e finora unica, sconfitta casalinga dell'anno. Certamente Bresciano immaginava diversa questa sua esperienza a Formello, tanto da confidare agli amici più stretti la possibilità di risolvere il contratto con un anno di anticipo e chiudere la carriera nella sua Australia. Prima dell'epilogo, però, il «canguro» ha un'opportunità decisiva per riscattare almeno in parte la stagione. Reja, infatti, sembrerebbe voler affidare a lui il ruolo di regista nella delicata trasferta di Napoli. A spianargli la strada sono state le squalifiche di Ledesma e Matuzalem e soprattutto la decisione di non rischiare Hernanes in quel ruolo. Il brasiliano, dopo aver deluso da mezzala contro il Cesena, era tra i candidati alla cabina di regìa, posizione già adottata ai tempi del San Paolo. Poi, però, la scarsa predisposizione ai contrasti, specie in una zona del campo dove si muoverà l'eclettico Hamsik, ha convinto Reja a cercare una soluzione alternativa. Hernanes, nell'allenamento di ieri, è tornato così sulla trequarti, anche se il suo impiego è tutt'altro che sicuro. Se dovesse essere confermata l'intenzione di tornare al 4-2-3-1, infatti, il Profeta si troverebbe in concorrenza con tre elementi - Sculli, Mauri e Gonzalez - che in questo momento vantano uno stato di forma migliore. In attacco, a meno di colpi di scena, ci dovrebbe essere ancora Mauro Zarate, sebbene il recupero di Floccari proceda più rapidamente del previsto. Capitolo mercato: ieri sera il diesse Igli Tare era a Zenico per assistere alla sfida tra Bosnia e Romania.