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Petrucci: è partito col piede sbagliato

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Favorevoli,contrari, neutrali: lo sbarco di Thomas Richard DiBenedetto è sulla bocca di tutti. Politici, dirigenti sportivi e vip. Un pensierino di qualsiasi tipo sull'argomento non se lo nega nessuno. La dichiarazione più forte la grida Gianni Petrucci, il numero uno del Coni. E non è un messaggio di benvenuto: «Thomas DiBenedetto non è certo partito col piede giusto. Le sue battute sullo Stadio Olimpico (ritenuto obsoleto, ndc) non mi sono piaciute affatto. Gli stadi di proprietà sono la strada giusta, ma nel frattempo bisogna rispettare l'Olimpico. DiBenedetto non è ancora il presidente della Roma e la prima cosa che ha fatto è stata quella di attaccare l'impianto dove i due club romani ci chiedono di giocare. Se questa è la sua partenza, da parte nostra non può esserci entusiasmo». Il Petrucci-pensiero, piuttosto che stendere il tappeto rosso a chi sta per arrivare, si chiude con un plauso a chi sta per abdicare. «Voglio ringraziare la famiglia Sensi - ha aggiunto il presidente del Coni - per quello che ha fatto per la Roma. Non dimentichiamoci subito del passato». Giancarlo Abete, invece, usa altri toni e parole diverse per salutare l'arrivo degli americani. «Inizia una nuova avventura - ha detto il massimo esponente della Federcalcio - speriamo che sia positiva. L'auspicio di DiBenedetto è quello di portare il club fra i primi al mondo. Ritengo che l'arrivo di capitali esteri nel calcio italiano sia un fatto molto importante». Ancora più raggiante il sindaco di Roma Gianni Alemanno: «Sono molto contento che finalmente sia terminata questa vicenda. Il gruppo imprenditoriale di DiBenedetto ha una forte caratura internazionale e sarà in grado di trainare la Roma su scala mondiale. A breve ci incontreremo, da parte nostra ci sarà la massima collaborazione». Applaude anche il tifoso juventino Flavio Briatore: «L'arrivo di DiBenedetto è positivo, significa che c'è mercato». L'ad della Juve Jean Claude Blanc la pensa allo stesso modo: «La Roma agli americani dimostra l'attrattività del calcio italiano». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, interista doc, se la cava con una battuta: «Mi sembra di rivedere il film di Totò in cui vendevano la fontana di Trevi agli americani. Spero rimanga un fatto unico». E c'è pure chi si propone per la nuova Roma. «Se DiBenedetto mi chiamasse - dice l'ex tecnico laziale Delio Rossi - non so come risponderei».

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