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L'ala mobile delude. Show rimandato

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Certo,la pista di Melbourne, con un rettifilo così breve, non si prestava al suo pieno sfruttamento, però è un fatto che solo nella seconda metà gara c'è stato qualche sorpasso, apparso però causato più dalla differente usura delle gomme che dalla novità aerodinamica (in uscita dall'ultima stretta curva chi aveva le posteriori usurate non poteva accelerare con la stessa rapidità e efficacia dell'inseguitore con gomme ricche di grip). 2) Perché sono state squalificate le Sauber? La materia è talmente complicata e le regole 3.10.1 e 3.10.2 del regolamento tecnico sono così astruse e incomprensibili a noi comuni mortali da rendere superfluo e sdrucciolevole ogni tentativo di spiegazione. Sta di fatto che la violazione non sembra riguardare nulla che dia vantaggi prestazionali e che, dunque, la pignolesca squalifica decisa dai commissari abbia tutta l'aria di rappresentare soltanto una perfida mortificazione inflitta a due dei giovani piloti più bravi e coraggiosi del Mondiale, sottraendo loro uno strameritato settimo e ottavo posto. 3) Perché non è stato squalificato Hamilton, il cui fondo piatto si è con tutta probabilità consumato più del consentito strisciando sull'asfalto dopo essersi staccato dalla scocca? Beh, sarebbe stata una iniquità peggiore della squalifica delle due Sauber, perché, lungi dal rappresentare un indebito vantaggio, il distacco del fondo ha in realtà handicappato il pilota inglese, impedendogli di restare a contatto di Vettel e di mettergli almeno un po' di pressione addosso. Per il momento Hamilton appare l'unico in grado di dare del filo da torcere al campione del mondo in carica. Gia. Bac.

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