Il Cavallino e i 5 motivi per sognare
Se,invece, l'atipica e scivolosa Melbourne avesse ancora una volta detto soltanto mezze verità, la prima gara del 2011 avrebbe portato alla Ferrari cinque notizie buone e cinque cattive. Visto che sono gli stessi ferraristi a dirsi «delusi», cominciamo dalle notizie cattive. 1) La F150 Italia si mangia le gomme molto più delle altre macchine. Alonso e Massa sono stati gli unici, insieme con il catastrofico redbullista Webber, ad avere bisogno di quattro treni di Pirelli per fare 300 chilometri. Tutti gli altri ce l'hanno fatta con tre e uno, il mirabolante esordiente Perez, addirittura con due, il minimo regolamentare. 2) Fernando Alonso continua a commettere errori da principiante, così come in carriera gli è sempre capitato quando s'è trovato sotto pressione e come da ferrarista fece già nella prima metà della scorsa stagione, rimettendoci il titolo. Il suo storico tallone d'Achille è l'emotività. 3) La campagna-acquisti e i conseguenti cambi al muretto non sembrano aver prodotto progressi tangibili né nella preparazione alla gara né nella gestione delle strategie. 4) Mark Webber è ormai bollito e non è più in condizione né di mettere in soggezione Vettel né tantomeno di togliergli punti, per cui la Red Bull concentrerà energie e attenzioni sul giovanissimo campione del mondo. 5) Le McLaren, che nel precampionato sembravano in crisi, sono andate fortissimo. Ed ecco le notizie buone. 1) La F150 ha ripetutamente stabilito il record sul giro in gara, con entrambi i piloti ed entrambi i tipi di gomme, quelle morbide e quelle dure. Ergo, non va più piano delle altre macchine. 2) Il V6 ferrarista è largamente il miglior motore del lotto. Lo abbiamo capito quando il mediocre Massa è riuscito a tenersi dietro per tutto il primo terzo di corsa la McLaren Mercedes di Button nonostante questi potesse attaccarlo usando l'alettone mobile e il kers. E ancor di più lo abbiamo capito vedendo che cinque delle dieci monoposto che ieri sarebbero andate a punti se non ci si fossero messi di mezzo i commissari avevano un propulsore Ferrari. 3) La Red Bull non ha usato il kers né in qualifica né in gara. Questo vuol dire che il suo non funziona bene. E non tutte le piste sono come Melbourne, dove i vantaggi nell'uso del kers sono limitati. 4) Massa è bollito quasi quanto Webber e non è più in grado di togliere tranquillità e punti ad Alonso come l'anno scorso. Il crollo che ha subito nella seconda metà gara, ieri, è preoccupante indice di fragilità psicologica e atletica ma ha il pregio di eliminare ogni possibile dubbio residuo. 5) A Maranello l'alternativa a Massa ce l'hanno già bell'e pronta in casa, perché il ventunenne messicano Sergio Perez, protagonista di un debutto che definire fantastico sarebbe limitativo, è un pilota che gravita nell'orbita della Scuderia.