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DiBenedetto sbarca a Roma

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Raccontanoche il sindaco sia caduto dalla sedia. Ieri mattina ha letto di una cerimonia organizzata per sancire il passaggio della Roma agli americani e si è subito attaccato al telefono. «Ma non mi avete invitato?!». Alemanno ha chiesto spiegazioni agli uomini di Unicredit e Rothschild, salvo poi scoprire che l'invito non c'è stato perché al momento non c'è alcuna cerimonia in programma. C'è, invece, maggiore chiarezza sui tempi della chiusura dell'affare. Nel weekend DiBenedetto partirà dagli States verso l'Italia (dove c'è già suo figlio, approdato alla squadra di baseball di Reggio Emilia) e da lunedì inizierà una serie di incontri con i dirigenti della banca, presumibilmente a Roma. Serviranno almeno 48 ore di trattative per limare gli ultimi aspetti di un'operazione assai complicata. Difficile quindi che prima di mercoledì arrivino le firme, anche perché dopo l'intesa tra americani e Unicredit servirà la ratifica del cda di Roma 2000. Solo a quel punto si potrà definire la prima uscita pubblica di DiBenedetto: la banca vorrebbe organizzare una conferenza stampa. «Siamo alle battute finali - ha confermato ieri Paolo Fiorentino - contiamo di rispettare i tempi dell'esclusiva». Ovvero chiudere entro mercoledì prossimo. Nell'agenda del nuovo presidente giallorosso è prevista anche una visita a Trigoria per conoscere la squadra. Per tutto il resto ci sarà tempo. Mercato compreso. La questione-Buffon, ad esempio, al momento non ha nulla a che vedere con i futuri proprietari americani: è stato il portiere a offrirsi tramite il suo procuratore Silvano Martina che ha contattato Montali, salvo poi smentire tutto ieri. Buffon ha chiesto informazioni anche durante i ritiri in nazionale a De Rossi e gli altri compagni giallorossi. Ma siamo ancora al fanta-mercato. Ale. Aus.

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