Stop Matuzalem
«Vorrei avere un giocatore in grado di fare il regista in mezzo al campo. Invidio molto la Lazio, che con quelle caratteristiche ne ha addirittura due». A rileggerle oggi, le dichiarazioni di Serse Cosmi dopo la sconfitta del suo Palermo all'Olimpico appaiono vagamente iettatorie. Sì, perché la Lazio dopo aver perso Ledesma, contro il Napoli dovrà fare a meno anche di Francelino Matuzalem, per il quale ieri è arrivata l'attesa stangata dal giudice sportivo. Dopo aver esaminato le immagini televisive, infatti, Tosel ha inflitto al brasiliano tre turni di stop per la gomitata a Jimenez durante la gara col Cesena, un altro per l'ammonizione rimediata nel primo tempo col calciatore già diffidato. In tutto fanno quattro partite in cui la Lazio dovrà fare a meno del «Professore», che potrà tornare in campo solo in Lazio-Juventus alla 35ª. Un peccato per un calciatore che in questa stagione aveva finalmente trovato l'antidoto ai suoi ricorrenti problemi muscolari tanto da aver già registrato, con 19 presenze, il record personale con la maglia della Lazio. La società in queste ore sta valutando l'opportunità di presentare ricorso contro la squalifica, ma al momento appare piuttosto difficile che venga percorsa questa strada. Matuzalem se l'era già cavata senza danni dopo la «scarpata» sul viso di Totti nel derby, con il quarto uomo Damato che aveva optato per l'involontarietà rendendo superflua a quel punto la prova tv. Due episodi analoghi a breve distanza che fanno pensare a un nervosismo latente anche se l'agente del giocatore, Umberto Fusco, ha cercato di minimizzare l'accaduto: «Col Cesena ha sbagliato - le sue parole - ma nel derby il suo intervento è stato troppo enfatizzato, non mi è sembrato volontario. In ogni caso non si tratta di un periodo di particolare nervosismo, sono cose che tra giocatori succedono». L'effetto più immediato della squalifica di Matuzalem sarà che a Napoli, per uno degli snodi cruciali della stagione biancoceleste, la Lazio si presenterà in completa emergenza soprattutto a centrocampo. Senza il brasiliano e Ledesma Reja dovrà letteralmente inventarsi la zona nevralgica del campo. Il ruolo di regista, a meno di non voler pensare a un clamoroso ripescaggio di Meghni, potrebbe allora essere affidato a Hernanes. Il brasiliano l'ha già ricoperto nelle fila del San Paolo, con al suo fianco, se dovesse essere confermato il 4-3-1-2, Gonzalez e Brocchi. Ancora presto per fare ipotesi, ma se alla fine questo dovesse essere l'assetto il compito del «Profeta» sarebbe soprattutto quello di riscattarsi dopo la prova davvero sottotono al cospetto del Cesena. Il brasiliano di Recife è apparso spaesato nel ruolo di mezzala, oltre che a corto di fiato. La sosta di campionato, insieme alla mancata convocazione della Seleçao, potrebbe aiutarlo a rigenerarsi e a essere decisivo anche in trasferta come quest'anno è avvenuto solo di rado.