Punto amaro per la Roma
{{IMG_SX}Tanto Totti più poca Roma uguale un punto. Il bicchiere giallorosso a Firenze è mezzo vuoto: dentro c'è solo un pareggio che allontana la zona Champions ora sei punti più su. È il verdetto di una partita bella e strana. La Roma poteva perderla e, dopo aver recuperato due volte lo svantaggio, ha fatto poco per vincerla e sfruttare l'onda lunga del derby. Il motivo è chiaro: davanti, attorno a un capitano in stato di grazia, c'è stato il nulla. Con Vucinic squalificato, Menez ha fallito clamorosamente l'esame della verità (la prestazione è addirittura peggiore delle sue dichiarazioni rilasciate in Francia), Taddei si è confermato improponibile e Perrotta è Perrotta. Nell'arco di Montella ci sarebbe la freccia Borriello ma ancora una volta il tecnico ha deciso di non lanciarla. Un po' perché Totti in questo momento è intoccabile, un po' per non alterare gli equilibri di una squadra ancora convalescente. I segnali di ripresa sono evidenti, ma una Roma veramente guarita non avrebbe regalato un tempo alla Fiorentina. E l'attenuante del forte vento che soffiava al contrario regge fino a un certo punto. De Rossi e Pizarro, entrambi acciaccati, hanno faticato nel duello di centrocampo condotto in inferiorità numerica contro il trio viola schierato da Mihajlovic. Il peggio, però, lo hanno dato i due centrali difensivi e il portiere. I viola hanno segnato sfruttando due ingenuità della retroguardia giallorossa e se Gilardino fosse ancora un centravanti spietato la partita sarebbe finita nei primi 45 minuti. Sul gol del vantaggio di Mutu hanno sbagliato in tre: Mexes ha sbandato, Juan gli è andato dietro ritardando la chiusura e Doni si è fatto passare il pallone sotto le gambe. Gila l'ha graziato subito dopo ed è stato un guizzo di Riise, inaspettato, a rimettere in gioco la Roma. Fallo di Comotto in area, Totti non ha fallito l'appuntamento sul dischetto con una rete dal valore doppio: la numero 200 in serie A e la prima nella sua carriera al Franchi. Menez, invece, non ha sfruttato un assist magico del capitano e la Fiorentina nell'azione successiva è tornata avanti: altra dormita della difesa, Juan su tutti, e Gamberini ha segnato il 2-1. A cavallo dell'intervallo, la traversa ha salvato due volte i giallorossi: prima un colpo di testa di Mutu, poi uno splendido sinistro al volo del redivivo Vargas. In quel momento è finita la Fiorentina ed è iniziata la Roma. Totti ha messo la firma su un'azione ben costruita e con due punzioni ha spaventato ancora Boruc. Ma ci ha provato solo il capitano: troppo poco per portarsi a casa una vittoria che avrebbe cambiato le prospettive nella volata Champions. Mihajlovic ha cercato di dare la scossa con le sostituzioni, tutte in chiave offensiva, Montella ha invece lasciato inalterato lo spartito con cambi «conservativi». In questo momento la Roma non può dare di più. La cura continuerà nelle prossime due settimane, senza partite ma con i nazionali impegnati, prima della sfida con la Juventus: l'ennesimo esame in una stagione che resta in bilico.