Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Tonfo Milan

Massimiliano Allegri, l'allenatore della Milan

  • a
  • a
  • a

Dopo dodici risultati utili consecutivi, il Milan senza Ibra perde a Palermo e incappa nel secondo passo falso consecutivo che segue il pareggio interno contro il Bari. Il tonfo inaspettato riapre il campionato: se sfrutteranno i favorevoli turni casalinghi contro Lecce e Cagliari, stasera Inter e Napoli potrebbero ritrovarsi rispettivamente a due e tre punti dalla vetta. Quindici reti subite e nessun punto nelle ultime cinque partite, alla vigilia della sfida col Milan il Palermo sembrava immerso in una crisi senza fine, neppure lontanamente risolta dall'arrivo in panchina di Serse Cosmi. Zero gol fatti nelle ultime quattro gare, per sbloccare l'abulico attacco rosanero ci voleva l'imbambolata difesa del Milan: angolo di Pastore, doppia incontrastata sponda di testa e facile conclusione da pochi metri di Goian, tenuto in gioco dal disattento Van Bommel. Un gol a freddo, arrivato dopo solo 10', che sembra scuotere gli uomini di Allegri. Sul ribaltamento ci prova subito Flamini da fuori e, sul successivo calcio d'angolo, il pericoloso cross di Jankulovski attraversa la linea di porta senza trovare alcuna deviazione. Più che l'inizio di una reazione, però, quella del Milan è un'innocua fiammata d'orgoglio. Cassano spreca le uniche due occasioni del primo tempo, mentre i rosanero si accontentano di controllare la partita. L'assenza di Ibra si fa sentire, ma certo lo schieramento scelto da Allegri, con Seedorf dietro a Pato e Cassano, non aiuta la manovra offensiva del Milan. Il tecnico livornese sbaglia a lasciare in panchina Boateng e affidare il ruolo di trequartista all'olandese. Ma se sbagliare è lecito, perseverare è diabolico e Allegri ha l'ulteriore colpa di non effettuare cambi nell'intervallo. E così la ripresa comincia come era finito il primo tempo, con il Milan incapace di trovare spazi e addirittura scoperto in difesa. Il Palermo potrebbe chiudere la partita in contropiede, ma spreca due buone opportunità con Ilicic e Pinilla, e poi è sfortunato perché Darmian arriva in leggero ritardo sul cross di Pastore. Quando finalmente Allegri inserisce Boateng e poi Robinho per Pato, uscito dolorante per una distorsione alla caviglia, la partita cambia. Il Milan attacca a testa bassa alla ricerca del pareggio: Cassano si sveglia, Seedorf ci prova da fuori, Robinho da ogni posizione. Flamini e Gattuso impensieriscono Sirigu, ma non basta. Il Milan cade e ora rischia di perdere il campionato, primo obiettivo stagionale.

Dai blog