la domenica dei ragazzi sempreverdi
Lavolpe ferita a Palermo sente i mastini ringhiosi e decisi a non mollare la presa. Soffre l'Inter di Leonardo, stremata dall'impresa europea, per eludere le trappole difensive del Lecce, Pazzini aveva riposato in settimana, quasi logico fosse lui a decidere. L'Udinese non avverte la pressione che il clima da capogiro, nelle zone più elevate della classifica, potrebbe esercitare, doma il Catania con un gol per tempo, Di Natale sempre più saldo sulla vetta della scala dei bomber. Infine il Napoli, messo di fronte alla voglia di rivincita di Roberto Donadoni, allontanato con scarsa eleganza e restituito al sorriso dal buon comportamento del suo Cagliari. Un ottimo secondo tempo, la doppietta di Cavani e il San Paolo sogna, adesso la vetta torna vicinissima. Ma torniamo alle nostre immagini sacre. La più venerata delle quali si è assicurata ulteriori «ex voto» preziosi, raggiunta e scavalcata la quota di duecento gol in campionato, primo gol in carriera al «Franchi» di Firenze, poi perfino doppietta di qualità. Niente male, insomma, questo ragazzo che Montella ha dovuto schierare per l'indisponibilità di Adriano, che altri appunto a Francesco Totti avevano anteposto: fino però a pagare duramente le loro raccapriccianti predilezioni. Non avrà purtroppo valore pesante l'impresa del capitano, perché in chiave Champions la giornata non avrebbe potuto offrire alla Roma risvolti peggiori. Punto da non buttare via, quello raccolto a Firenze, purtroppo di ben modesta utilità ai fini del solo traguardo di peso tuttora perseguibile, una volta che le altre dirette interessate hanno vinto, a cominciare da Udinese e Lazio, senza voler esplorare zone meno praticabili. Dunque Francesco grande protagonista di fronte al nemico Mihajlovic, che invece non riesce proprio a battere la Roma, gli altri monumenti del nostro campionato vogliono testimoniare di non essere soltanto reliquie per i turisti. Non ha segnato, perché non è il suo mestiere, Javier Zanetti ancora e sempre capace di trascinare la sua Inter, hanno lasciato l'impronta pregiata del gol, invece, Del Piero e Di Natale. Per il napoletano del Friuli, occasione in offerta speciale dal dischetto, Alex invece ha mostrato all'ingrugnato tifo juventino un numero di alta scuola, discesa in slalom e sinistro dolcissimo a fil di palo. Ragazzi sempreverdi, la fortuna ce li conservi ancora a lungo.