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Vale più del derby

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Vincenzo Montella

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«Vale più del derby». Montella non ha dubbi alla vigilia della complicatissima trasferta a Firenze della «sua» Roma che deve mostrare come il successo della Lazio abbia tutt'altro che appagato un gruppo ancora in corsa per un posto in Champions. Non è una finale ma ci assomiglia molto, così come tutte le gare che restano da giocare in questo campionato anomalo che a nove giornate dal termine vede ancora almeno cinque squadre in lotta per l'Europa che conta del prossimo anno. La Roma ci crede, Montella ci crede, così come capitan Totti che vuole sfatare il tabù Franchi: uno dei pochi stadi in Italia dove non ha mai segnato e nel quale potrebbe toccare la clamorosa quota 200 gol in serie A con la maglia della Roma. «Affronteremo una partita molto delicata - ha tenuto a precisare alla vigilia l'allenatore della Roma - secondo me la più importante da quando sono sulla panchina della Roma. Più del derby, perché lì ci arrivi sempre con le giuste motivazioni e con la voglia di rivalsa. Io sono abituato a guardare avanti e adesso il mio compito è quello di far ritrovare le stesse motivazioni alla squadra». Non avrà bisogno di particolari motivazioni invece Francesco Totti che al derby ha mostrato uno stato di forma pazzesco. «Ha fatto una partita agonisticamente e fisicamente al top,oltre che tecnicamente. Quindi mi aspetto di trovarlo così come l'ho lasciato, in ottime condizioni. Quanto al record, lui è abituato a conviverci. È molto più abituato di noi a vivere queste vigilie». Così come l'ex compagno Mihajlovic uno chi «ha grande temperamento e lo riesce a trasmettere alla sua squadra: ha recuperato tanti giocatori importanti ed è la seconda miglior difesa del campionato». Chiusura su De Rossi e sulla gomitata che gli è costata tre turni dalla Uefa e l'esclusione dalla doppia gara della nazionale. «È stato un brutto gesto, punito nella giusta maniera. Con Daniele ho parlato delle sue condizioni fisiche: non sta bene, ha un problema al tendine del tallone, ha bisogno di riposo. Egoisticamente sono più contento che non vada in nazionale, in modo da mettersi alle spalle questo problema». Già, in questo momento la priorità è la Roma.

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