Muslera 6 Subissato dai fischi ogni volta che il pallone arriva dalle sue parti, nel primo tempo non viene impegnato praticamente mai.
Scaloni6 Ordinaria amministrazione per l'argentino, che si limita a svolgere il compitino in fase difensiva facendosi vedere solo raramente in avanti. Biava 6.5 Fin dall'inizio è quello più in palla della difesa. Svetta, anticipa, corre. Inoltre si rende pericolosissimo anche in attacco dove solo un gran riflesso di Antonioli gli nega il gol. Dias 6 Rispetto al compagno di reparto è meno appariscente, anche perché Bogdani e Malonga si rivelano avversari davvero poco temibili. Garrido 5.5 Tra i più attesi, all'esordio da titolare soffre un po' sulla sua fascia nella fase iniziale, poi prende coraggio e dimostra di avere anche un piede educato. Peccato che nel secondo tempo basti la spinta del carneade Ceccarelli per mettere a nudo tutti i suoi limiti difensivi. E per poco non causa un rigore. Gonzalez 6.5 Atleticamente è uno di quelli di più in forma. Affonda con grande continuità e trova anche qualche giocata importante. Ha sulla coscienza però il mancato raddoppio, quando si divora un gol a pochi passi dalla porta. Matuzalem 5.5 Non contento di un ingenuo giallo che già gli sarebbe costato la partita col Napoli, rifila anche una gomitata a Jimenez da prova televisiva. E meno male che Reja si era raccomandato di non fare sciocchezze. Hernanes 5 Reja lo riporta in una posizione più arretrata, dove era abituato a giocare con il San Paolo. Lui fatica a reinventarsi e spesso sbaglia anche i passaggi più banali rallentando le ripartenze. Giustamente sostituito dopo un'ora di gioco. Mauri 6.5 Bagna il suo ritorno da titolare dopo oltre un mese e mezzo servendo immediatamente l'assist che manda in gol Zarate. Dietro le punte conferma un'imprevedibilità che alla Lazio è mancata. Cala vistosamente nella ripresa. Sculli 6.5 In ripresa rispetto al fantasma «ammirato» nel derby. Sembra trovarsi a suo agio al fianco di Zarate. Proprio su cross dell'argentino cerca il colpo di testa ma Antonioli e il palo gli negano il gol. Zarate 7 Ritorna centravanti e in poco più di un minuto dà ragione a chi critica Reja perché lo fa giocare lontano dalla porta. Mostra una delle versioni migliori provando la giocata, e spesso trovandola, ogni volta che ha il pallone tra i piedi. Che i fischi gli facciano bene? Brocchi 6 Recuperato a tempo di record dopo l'attacco influenzale, sostituisce uno spento Hernanes e dà più vigore al centrocampo. Reja 6 Mette in campo l'unica formazione possibile, riportando Zarate al ruolo di punta e lanciando Mauri trequartista. La mossa si rivela subito azzeccata anche se poi la sua Lazio cerca poco il colpo del ko. Nel finale si tutela con la difesa a tre e pensa solo a difendere il risultato. Basta per l'Europa League, probabilmente non per la Champions. Carlantonio Solimene