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Quasi un addio.

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«Troppecritiche personali - spiega il tecnico - troppe offese che non avevo mai ricevuto in carriera. Non so fino a quando resisterò, l'ho già detto al presidente». Se non siamo ai saluti poco ci manca. Argomento chiuso, meglio parlare della partita: «Avevo molta paura, dopo una settimana del genere potevamo perdere contro una squadra di serie C e invece abbiamo vinto con merito pur non giocando benissimo: complimenti ai ragazzi. I troppi gol falliti e le parate di Antonioli ci hanno costretto alla sofferenza finale: dovevamo chiuderla prima ma va bene così». Inevitabile parlare di Zarate, finalmente decisivo: «Da tre settimane Mauro si allena col piglio giusto - spiega Reja - e un giocatore di grande qualità. Il ruolo più avanzato? Ha segnato un bel gol ma lui non vuole giocare da prima punta». Quasi a confermare che, al di là della posizione in campo, Zarate deve dare di più e stavolta lo ha fatto. Il pensiero va anche a tifosi: «È stata una settimana difficile, veniamo da dei derby non positivi. C'era un abbattimento totale nelllo spogliatoio e anche l'atmosfera dello stadio non era delle migliori e invece dobbiamo andare a testa alta per quello che stiamo facendo in questo campionato.Trentasei punti conquistati in casa sono un bottino da Inter, mi meraviglio delle critiche esagerate e della mancanza di simpatia da parte dei tifosi laziali. I favori arbitrali alla Roma? C'è più attenzione per i giallorossi, questo è un dato reale ma pensiamo alla nostra vittoria e ai 54 punti conquistati, tutti meritati i nostri». Il derby non finisce proprio mai.

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