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Appuntamento con la storia

Roma, Francesco Totti

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Appuntamento con la storia: a Firenze. Una città particolare per il capitano della Roma Francesco Totti che ha scritto mille record con la maglia della Roma e infranto altrettanti tabù tranne quello dell'Artemio Franchi: stadio nel quale non è mai riuscito a realizzare un gol. Eppure l'appuntamento è di quelli che fanno storia, perché Totti fermo a quota 199 gol con la maglia della Roma in serie A, proprio domenica al Franchi può realizzare il suo duecentismo gol ed entrare nell'esclusivissimo club frequentato dai mostri sacri del calcio mondiale: Piola in testa staccatissimo e probabilmente inarrivabile a quota 274, Nordahl 225, Meazza e Altafini 216, Roberto Baggio (obiettivo dichiarato del capitano romanista) che si è fermato a 205 gol. È un Totti in grande spolvero che ha mostrato una condizione psico-fisica fantastica proprio nell'ultimo derby vinto contro la Lazio e che ha di fatto tolto la maglia da titolare a Borriello che resta comunque il più prolifico dei giallorossi in questa stagione con 15 gol al suo attivo. Montella ha fatto le sue scelte e il fisico scolpito del capitano mostrato durante i festeggiamenti sotto la Sud all'Olimpico dimostrano come Totti abbia lavorato su una condizione fisica a dir poco invidiabile e che forse non ha mai avuto prima: nemmeno ai tempi di Zeman. Corsa, testa e una padronanza del gioco in mezzo al campo che ha rimesso Totti al centro della Roma dopo il periodo buio vissuto nell'ultima fase di Ranieri nel quale in molti avevano addirittura ipotizzato un suo addio al calcio: o alla Roma. Invece Totti è rimasto lì, sul pezzo, ha continuato a lavorare a testa bassa e su se stesso, aiutando la Roma a rimettersi in piedi da capitano vero. Ma per Totti sarà anche un amarcord, visto che sulla panchina della Fiorentina siede quel Mihajlovic che visse con lui gli esordi nel calcio che conta, la prima uscita con la maglia della Roma. Un ex compagno col quale Totti ha condiviso diverse pagine importanti della sua storia prima del raffreddamento dei rapporti dovuto in parte al passaggio sulla sponda biancoceleste del serbo e in parte al rifiuto del giallorosso di partecipare all'addio al calcio dell'ex compagno. Strade che si incrociano tra passato e presente, come quella di Mutu che nel mercato della scorsa stagione in molti avevano già dato alla Roma e che invece restò a Firenze: prima dello scandalo «coca» che lo ha fermato per lungo tempo.

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