È partita con le prove libere di ieri in Qatar la stagione 2011 della MotoGp Lorenzo è campione e l'uomo da battere, ma occhio al binomio tutto italiano
NellaMotoGp l'attenzione è concentrata sul nuovo sodalizio tutto italiano di Rossi e la Ducati: una corazzata tricolore che avrà l'obbligo di combattere lo strapotere di Honda e Yamaha. Per Rossi un'avventura tutta nuova quanto difficilissima. Il dottore non è nuovo a clamorosi cambi di moto, ma la scelta della Ducati arriva in un momento molto particolare per Rossi e per la MotoGP. Innanzitutto Valentino arriva in Ducati in condizioni fisiche non ottimali: il dottore dopo l'ultimo Gp di Valencia con la Yamaha si è fatto operare alla spalla destra per ricostruire i tendini lesionati in allenamento alla vigilia del campionato 2010. E i suoi problemi fisici si sono ripercossi inevitabilmente anche sullo sviluppo della moto, Valentino non ha potuto provare la Desmosedici GP 11 come avrebbe voluto. Ma Rossi è un grande collaudatore (probabilmente il più bravo in circolazione) e la Ducati è un'azienda capace di reagire immediatamente alle richieste del suo nuovo leader. Presumibile quindi un avvio in salita per Rossi che potebbe iniziare a crescere nelle trasferte extraeuropee. Ma non solo Ducati, perchè sarà una stagione importantissima anche per la Honda: la casa nipponica ha messo in piedi una super squadra affiancando a Pedrosa e Dovizioso l'australiano Casey Stoner. Stoner si è immediatamente trovato bene sulla Honda staccando tempi record in tutte le giornate di test invernali. L'arrivo dell'ex ducatista è stato un pungolo per i piloti honda ed anche Pedrosa ha mostrato i muscoli segnando tempi record in ogni uscita. Chi è mancato all'appello è stato il nostro Dovizioso, mentre nello squadrone Honda entra di diritto anche Marco Simoncelli che per il 2011 ha avuto completo supporto della Honda. Ma è in dubbio che l'uomo da battere resta Lorenzo, campione del mondo in carica, che però con la Yamaha non ha brillato nei test di pre-campionato. Aspettando anche gli sviluppi dello tsunami giapponese dopo il quale le case nipponiche (praticamente tutte le iscritte al mondiale tranne la Ducati), rischiano di non ricevere i pezzi di ricambio e gli sviluppi necessari. Intanto il Gp di Motegi è stato spostato al 2 ottobre.