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Lungo confronto tra Reja e la squadra alla ripresa

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.Il tifo biancoceleste, scosso dal quinto derby consecutivo perso, chiede che la squadra, stavolta, si rialzi subito, si riprenda con le unghie quel quarto posto abbandonato per la prima volta dall'inizio del campionato, resti in classifica davanti alla Roma. Non ripeta, in pratica, quanto successo nelle due precedenti occasioni stagionali, quando i ko nel derby sono culminati nelle settimane successive, nelle sconfitte a Cesena e Bologna. È il pensiero anche di Reja, che nel dopogara si è infuriato per come i suoi aveva gestito il finale di partita, rimediando quei cartellini rossi che potrebbero mettere in ginocchio la Lazio nelle prossime gare. «Il campionato non finisce oggi - aveva tuonato - e non dobbiamo buttare via quanto di buono fatto finora». È stato questo anche il contenuto del lungo faccia a faccia che ieri ha preceduto l'allenamento a Formello. Un confronto di quasi un'ora in cui, oltre alle grida dell'allenatore, ci sono state anche le parole dei giocatori, amareggiati per la serie nera con la Roma. Bisogna rialzarsi subito, la Champions non è persa irrecuperabilmente, l'Europa League non è ancora acquisita. Non sarà facile, perché il Cesena è una delle squadre più in forma del momento (7 punti nelle ultime 3 partite) e, oltre alla mazzata delle squalifiche, anche l'infermeria non fa dormire sonni tranquilli al tecnico. Al completo recupero di Dias, Brocchi e Mauri fanno da contraltare i problemi muscolari che ieri hanno costretto ai box Floccari e Sculli, la distorsione rimediata in allenamento da Berni e il fastidio ai flessori di Meghni. Lo stesso tecnico non arriva alla gara col Cesena nelle condizioni (psicologiche) migliori. Parte della tifoseria ne chiede la testa, il suo rinnovo non è stato ancora sottoscritto. «Non è cambiato nulla - ha spiegato il suo agente Marko Naletilic - c'è una proposta di Lotito e Reja ha solo chiesto di aspettare maggio per capire se ci sono le condizioni per continuare». Condizioni che non riguardano tanto la Champions, quanto il rapporto con la piazza. Il tecnico vuole sentirsi amato e gratificato per quanto sta facendo. Al momento, vista anche lo totale assenza di tifosi ieri a Formello, non è così.

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