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Lotito recrimina «Tutta colpa del laser»

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Almomento della punizione di Totti che sblocca il risultato le immagini televisive mostrano un fascio di luce verde sul volto di Muslera. Era già successo nel riscaldamento, i biancocelesti lo avevano fatto presente a Tagliavento che li aveva invitati ad avvisarlo nel caso l'episodio si fosse ripetuto in partita. Com'è andata? Muslera al momento del gol sembrerebbe non essersene neanche accorto. Di parere contrario il presidente Lotito: «Il risultato è stato falsato, il giocatore mi ha detto di non aver visto nulla perché era stato accecato». Ne nasce una discussione con il diesse della Roma Pradè: «Se effettivamente è stato così Muslera doveva fermarsi», dice il giallorosso. Lotito va su tutte le furie: «Ha chiamato l'arbitro e questo non ha sentito. Cosa doveva fare? Usare un megafono? Non poteva certo lasciar sguarnita la porta». La società sta ora valutando se fare ricorso, anche se appare difficile si vada oltre una multa. La polemica sul laser non è l'unico momento ad alta tensione nel dopopartita di Lotito. Passa qualche minuto e, in diretta su Mediaset Premium, riesplode l'antico livore con Paolo Di Canio. La vecchia bandiera attacca la società: «Zarate è stato pagato 37 milioni di euro, 22 per il cartellino e altri 15 per cui lei è indagato. È un giocatore sopravvalutato e questo dimostra l'incompetenza della società». La replica non si fa attendere: «Dico pubblicamente a Di Canio che domani mattina (oggi, ndr) riceverà una denuncia per dichiarazione falsa fatta pubblicamente». La giornata del presidente si conclude con l'ammissione di aver visto in campo una Lazio sottotono: «La squadra non è stata all'altezza, accettiamo la sconfitta ma non si può dire che ha vinto il migliore. La Roma non ha fatto molto più di noi, ma ha potuto usufruire di una punizione e di un rigore».Car. Sol.

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