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Questione d'onore

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Ilweekend non è segnato solo da Roma-Lazio di calcio perchè Italia-Francia di domani al Flaminio (ore 15.30, diretta Skysport 2 HD, differita La7) presenta tutte le caratteristiche di un match speciale, e non solo perchè in palio c'è il trofeo Garibaldi. Da sempre i confronti coi cugini d'Oltralpe hanno un sapore particolare, espressione di una rivalità che ha le radici nel confronto tra due culture assimilabili. Nel rugby, purtroppo, l'Italia è sempre uscita perdente tranne che nello storico evento di Grenoble del 1997. Stavolta il ct azzurro Mallett ci ha messo del suo scegliendo nel XV titolare ben otto elementi che militano nel campionato francese Top 14, aumentando così i motivi di rivalità ma arrichendo anche la formazione italiana di confidenza nei confronti dell'avversario. Si tratta del capitano Parisse (Stade Francais), Orquera (Brive), Canale (Clermont) e del blocco Racing di Parigi con cinque titolari (Lo Cicero, Festuccia, Dellapè, Masi e Mirco Bergamasco). Del resto la squadra allenata dall'ex coach dell'Italrugby Pierre Berbizier, attualmente seconda in classifica, è una vera succursale tricolore a Parigi e il turn over adottato da Mallett, con un occhio alla Francia ma con il pensiero alla prossima settimana quando gli Azzurri saliranno ad Edimburgo per il confronto con la Scozia, vi ha attinto a piene mani. Per il resto Masi torna, felice, nel ruolo di estremo per consentire l'ingresso del giovane Benvenuti all'ala, mentre tra i centri al fianco di Canale ci sarà Garcia. In mediana Orquera farà coppia con Semenzato, migliore in campo col Galles. Intoccabile la terza linea con Parisse, Zanni e Barbieri, in seconda si concede un turno di riposo a Geldenuhys lasciando spazio a Del Fava. La prima linea conferma solo Castrogiovanni al fianco della coppia Festuccia - lo Cicero. I protagonisti sono animati da sentimenti di rivalsa. A partire da Orquera: «Non sono contento di come ho giocato sinora questo Sei Nazioni, ho tanta voglia di dimostrare qualcosa in questa partita», mentre il tallonatore Festuccia, che raggiunge i 50 cap, ammonisce: «Conosco gli avversari che ci troveremo davanti, contrattaccheranno anche dalla loro linea di meta, sarà una battaglia».

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