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Furia Borriello

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Marco Borriello della Roma

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Caos Borriello. La Roma, dicendola alla Nanni Moretti, continua così, facendosi del male. Ieri, tanto per non farsi mancare niente, ne è successa un'altra: un'intervista di fuoco di Borriello, non autorizzata dalla società e alla fine ritrattata dall'attaccante, apparsa ieri mattina sul sito sportmediaset.it. Un'intervista che ha provocato un bel terremoto dentro Trigoria per la portata delle parole del centravanti napoletano. «Trovo vergognoso che in questo momento si cerchi di trovare in me l'unico capro espiatorio di una situazione difficile. La mettono tutti su polemiche che io non ho mai fatto, compresa quelle con Totti. Da quando sono qui credo di essere un esempio di serietà». L'incipit difensivo non è niente male, ma il «bello» deve ancora venire: «Non sono io che decide chi gioca e chi va in panchina. Io ho fatto 15 gol in 5 mesi, con il Lecce mi sono procurato un calcio di rigore al 90' dopo aver dribblato tre avversari. Sono uno abituato a lavorare fino all'ultimo minuto. A Donetsk ho visto che nessuno prendeva la palla e allora ho tirato io il rigore dopodiché mi sono preso tutte le colpe. Non penso che prendersi le proprie responsabilità sia una colpa e, inoltre, non siamo stati eliminati per il mio rigore». Anche la chiusura non è da meno: «Sono stato disponibile dalla prima all'ultima partita in questa stagione, senza un raffreddore o qualsiasi problema fisico. Credo di essere un esempio di serietà da quando sono a Roma». Parole del genere non potevano proprio passare inosservate. Alla Roma sono tutti sorpresi e certamente non felici per un altro segnale di indisciplina di un giocatore e chiedono spiegazioni. Gian Paolo Montali e Daniele Pradè parlano con Borriello: l'attaccante dice di non aver mai rilasciato quelle dichiarazioni (la chiacchierata «incriminata» sarebbe avvenuta mercoledì via telefono) e che molti concetti sarebbero stati eccessivamente gonfiati e forzati. La Roma, però, ci crede fino a un certo punto e preannuncia a Borriello che potrebbe essere multato nonostante la ritrattatazione serale. E se le cose dovessero essere differenti dalla versione dei fatti fornita dal giocatore, la multa sarà ancora più salata. Borriello, dal canto suo, è corso ai ripari in serata con una nota all'Ansa: «Non ho mai parlato di mancanza di responsabilità del gruppo. Il rigorista designato dall'allenatore era Pizarro ma, quando ho visto che non si avvicinava velocemente al dischetto, ne ho approfittato perché avevo voglia di sbloccarmi. La Roma ha un gruppo unito che sta lavorando per uscire da questo momento delicato ed è concentrato a preparare l'importante appuntamento del derby di domenica contro la Lazio. Le parole che mi sono state attribuite non sono frutto di un'intervista ufficiale ma di una chiacchierata informale con un amico giornalista che probabilmente, pensando di essermi d'aiuto in un momento delicato, ne ha riportato alcuni passaggi». Borriello, che in caso di assenza di Totti potrebbe vivere il derby da titolare, è stato anche uno dei protagonisti del confronto di gruppo tra Gian Paolo Montali e la squadra andato in scena prima dell'allenamento. Il maggior numero di rimbrotti del direttore operativo sono stati proprio per l'attaccante al centro del caso del giorno, per Mexes e De Rossi. Capitan Futuro, a prescindere dalla squalifica dell'Uefa, verrà multato con il massimo della somma prevista dal regolamento interno.

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