Tre punti fondamentali e la testa già proiettata al derby.
Laformula offensiva ha funzionato anche se lo stesso tecnico ha ammesso come nella ripresa la Lazio abbia badato soprattutto a non prenderle: «Era importante inserirsi con i giocatori sulle fasce, perché in passato anch'io ho giocato con la difesa a tre e so come si mette in difficoltà una retroguardia del genere. Lo abbiamo fatto bene nel primo tempo anche se poi siamo indietreggiati troppo». Il tecnico fa i complimenti a Zarate per il sacrificio in difersa e spera che Sculli si riprenda al più presto dalla reazione allergica patita nella ripresa. Domenica prossima c'è il derby ed è importante recuperare più giocatori possibile: «Speriamo di riavere Mauri e Rocchi, Lichtsteiner l'ho tenuto in panchina perché non stava benissimo e in più era anche diffidato». Finora per Reja solo sconfitte con la Roma: «Dobbiamo invertire il trend, loro sono una squadra di grande spessore e per vincere c'è bisogno di tutto il cuore che abbiamo». Si tratta di un derby Champions al quale la Lazio arriva nel modo migliore possibile: «In realtà è ancora lunga - spiega Reja - e il calendario non ci dà una mano. Noi faremo di tutto però per inseguire questo quarto posto fino alla fine. Credo che la "quota" Champions sia intorno ai 65-66 punti». Ciò nonostante, all'indirizzo del tecnico arriva ancora qualche fischio. «Io non ci faccio caso più di tanto - dice lui - mentre credo che i complimenti vadano girati al mio staff e alla squadra. Quello che conta per me è che ci sia considerazione nello spogliatoio. Si lavora in grande armonia e comunione d'intenti e questo è il mio successo più grande». Car. Sol.