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Cesena cruciale per Delneri, pronti Vialli e Nedved

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Almenoper ora. Se però a Cesena, sabato sera, arrivasse il quarto ko di fila, Delneri verrebbe sollevato dall'incarico: e al suo posto potrebbe esserci uno tra Gianluca Vialli e Pavel Nedved. Non ci fosse da sorridere, ci sarebbe di che mettersi a piangere: Vialli non allena da una vita (e, per mettersi in pista, vorrebbe un pluriennale), Nedved non lo ha mai fatto e neanche pare entusiasta all'idea. Siccome però al peggio non c'è mai fine, tutto potrebbe davvero accadere. E comunque, tanto per essere chiari, a questo punto della stagione e per come stanno le cose non serve nemmeno un allenatore: basta (?) una persona con carisma, intelligenza e ascendente sui giocatori. Sia il Gianlucaccio che l'ex Pallone d'Oro ne hanno a bizzeffe e allora potrebbero anche servire allo scopo. Nel frattempo la classifica si è fatta ancora peggiore e, pressoché tramontata l'ipotesi quarto posto visto che anche l'Udinese è scappata a +9, diventerà difficile anche acchiappare l'Europa League diretta. Marotta ha spiegato che «siamo tutti responsabili, non avrebbe senso scaricare tutto addosso all'allenatore. È un momentaccio che porta con sé ansia, la quale in campo si trasforma in paura, facendo scottare la palla tra i piedi dei giocatori. Però dobbiamo fare un'analisi obiettiva e assumerci ciascuno le proprie responsabilità. Adesso, l'emergenza è restituire serenità ai giocatori». Fosse facile: l'attacco non solo non segna da 330 minuti – non accadeva dalla stagione 1998-1999 – e non tira più in porta, la difesa un gol almeno lo becca sempre e il centrocampo - privo di Aquilani, che però sabato dovrebbe rientrare - va nel panico appena i ritmi della partita si alzano un minimo. «In settimana - spiega Marchisio - lavoriamo tantissimo, recepiamo gli insegnamenti di Delneri e sembra che tutto vada bene. Ma in campo commettiamo da due anni gli stessi errori: non riusciamo a tirare fuori la forza che abbiamo dentro e non abbiamo fiducia in noi stessi. Continuo a farmi domande e a non trovare risposte». Brutto affare, davvero, se la Juve deve anche temere la trasferta di Cesena.

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