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Giovanni Esposito L'oro che non ti aspetti, o forse sì.

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Unavittoria che questa volta non lascia spazio a dubbi, ottenuta con coraggio dopo un inizio giovanile scoppiettante ma tante, troppe stagioni passate in infermeria. Il Palais Omnisport de Bercy è stato il palcoscenico della rinascita dell'atleta in forza alle Fiamme Gialle: il suo primo salto era già lungo 14,17 troppo generoso però alla battuta per darle la speranza di una medaglia. Poi la doppietta magica, 14.60 e 14.49 che insomma un piede sul podio l'aveva pure assicurato. Nullo il suo quarto salto ed ancora un 14.60 fotocopia che ha definitivamente messo ko la concorrenza con l'ultima prova poco più di una passerella per la palermitana che aveva già l'oro al collo. L'abbraccio al coach Michele Basile, che l'ha plasmata e sostenuta anche nei momenti più bui e uno sguardo emozionato in tribuna con la famiglia al completo ad applaudirla. «Ho pensato a questo risultato fin da quando ho cominciato la preparazione invernale – ha detto Simona con le lacrime agli occhi - anzi diciamo fin subito dopo Barcellona, la scorsa estate, dopo quella medaglia d'argento europea. Questa vittoria sgombra il campo dagli equivoci, aiuta a far capire che quel podio non era stato un caso, ma solo il frutto del lavoro svolto con il mio allenatore, dei sacrifici fatti giorno dopo giorno. Sì, l'argento continentale mi ha aiutato a capire fino in fondo le mie potenzialità e ad avere più fiducia nei miei mezzi. Non ci sono segreti, questa vittoria è solo frutto di tanto lavoro e di tutti quei sacrifici che un atleta conosce fin troppo bene. Ora voglio godermi questo traguardo, mi piacerebbe rilassarmi un po' e andare a Eurodisney con la mia famiglia». Padre palermitano, madre altoatesina, la La Mantia potrebbe essere il simbolo dei 150 anni dell'unità d'Italia. «Da mio padre ho preso il carattere cocciuto del sud, da mia madre sicuramente la regolarità, la cura nei dettagli, la puntualità. Sì, mi piace l'idea di rappresentare in me il nord e il sud del mio paese, ne sono orgogliosa. Il futuro? Beh, mi aspetteranno duri giorni di allenamento, quest'anno ci sono i Mondiali all'aperto di Daegu, e io voglio esserci al meglio».

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