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Giada Oricchio NAPOLI Dimenticare il Milan perché la matematica non è un'opinione e per lo scudetto tutto può ancora succedere.

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Neè convinto Walter Mazzarri che contro il Brescia darà fiducia agli stessi uomini di San Siro. «Avevamo dodici finali, quella con il Milan ci è andata male, ma abbiamo sofferto di più con il Chievo. Non è che per una gara sbagliata si fanno rivoluzioni o si diventa brocchi. Punterò sull'orgoglio dei miei ragazzi». C'è stato tempo per recuperare energie fisiche e carica nervosa, ci sarà Gargano nel mirino dei tifosi per i troppi errori. Il tecnico lo difende ancora una volta: «Mi assumo tutte le responsabilità delle scelte. Se ai tifosi non vanno bene insultino me, ma lascino in pace i giocatori, Gargano è utilissimo al nostro gioco e lo apprezzo come uomo». Dall'inizio anche Mascara, finora deludente: «Innanzitutto se il Napoli dà il 110% vince anche senza Lavezzi. Ho diverse soluzioni, Mascara è una di queste. Non dobbiamo finire nell'imbuto del Brescia che ha valori importanti. Diamanti e Caracciolo non li scopro io». In una fase delicata della stagione, il Napoli dei «mini ingaggi» insidia le grandi e per non fermarsi chiama a raccolta il San Paolo: «Ci saranno momenti difficili, chiedo ai tifosi di sostenerci fino al 95'». Sugli arbitri Mazzarri volta pagina ricorrendo a dotta citazione: «Non ne parlo più. Qualsiasi cosa dico viene strumentalizzata. Mi viene in mente "Così è se vi pare" di Pirandello. Analizzo solo la mia squadra». E infatti giura che non guarderà Milan-Juve, ma lo score finale sì: «Può vincere solo una delle due».

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