Lazio un suicidio
La Lazio si butta via anche se stavolta gli gira tutto male e torna da Cagliari con una sconfitta immeritata e molto dolorosa. Più giusto un pari ma i biancocelesti potevano e dovevano fare di più per portare a casa il sesto risultato utile consecutivo. E invece, dopo tre vittorie e due pareggi, arriva il ko in Sardegna che complica il cammino verso il quarto posto. Decide una clamorosa autorete di Dias che deposita nella sua porta un tiro fiacco di Acquafresca che sarebbe finito fuori. Il tentativo del brasiliano è maldestro perché sarebbe stato sufficiente usare il piede destro per liberare la propria area di rigore, poi però c'è la sfortuna cosmica che sembra accompagnare la Lazio ogni volta che deve spiccare il volo. La goffa scivolata del brasiliano certifica la sconfitta perché, dopo un ottimo primo tempo, la banda di Reja costruisce poco nelle ripresa. Già, bisognava aumentare il ritmo, pressare e chiudere il Cagliari nella sua area di rigore e invece è uscita fuori una partita giocata sotto ritmo con pochi acuti. Kozak ha fallito il tap-in di testa e poco dopo Floccari ha sfiorato il pari su punizione di Hernanes, Floccari entrato troppo tardi ha scheggiato il palo esterno dopo una punizione di Hernanes. Il Cagliari è stato rintanato nella propria metà campo, ha giocato col cronometro e alla fine ha portato a casa tre punti preziosi. Certo, ha avuto la fortuna di trovare un arbitro modesto, Russo di Nola che non ha inciso sul risultato ma non è mai intervenuto per bloccare le perdite di tempo dei giocatori di Donadoni. Il livore mostrato dalla squadra e dal pubblico sardo è stato esagerato forse figlio del rapporto non idilliaco tra Cellino e Lotito. Resta l'amaro in bocca per una battuta d'arresto che grazie ai risultati negativi di Juventus e Roma è meno grave di quanto poteva essere in caso di vittorie delle dirette concorrenti al quarto posto. L'Udinese vola ma per il resto la lotta Champions sembra una mano di traversone con la quota finale che si abbassa partita dopo partita. Reja aveva preparato bene la gara poi ha perso un po' troppo tempo nei cambi della ripresa. C'era bisogno di giocarsi prima il tutto per tutto perché perdere con una scarto maggiore non avrebbe cambiato la classifica. All'orizzonte la sfida contro il Palermo seppellito dall'Udinese, non sarà facile ma serve rialzarsi subito.