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Un autogol di Dias castiga la Lazio

Il portiere Tommaso Berni e il difensore Andre Dias della Lazio

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La Lazio fallisce l'esame di maturità, perde 1-0 contro un Cagliari in grande salute (ventisette punti in quindici partite per Donadoni, che si conferma "allergico" al pareggio) e vede avvicinarsi l'Udinese della premiata ditta Sanchez-Di Natale, a un solo punto di distacco dal quarto posto che i biancocelesti proveranno a difendere fino in fondo. Al Sant'Elia risulta decisivo il gol, al 40' del primo tempo, "in collaborazione" tra Acquafresca e Dias, con il brasiliano che al 40' ha spinto goffamente nella sua porta una conclusione non proprio irresistibile del numero 9 rossoblù. Inizia meglio la formazione capitolina, con Agazzi che deve intervenire su due piazzati di Hernanes. IL CAGLIARI NON RISCHIA - Il Cagliari tampona senza grosse difficoltà, ma è la fase di ripartenza a mancare. La Lazio pare gestire, ma alla prima disattenzione viene punita: lancio di Cossu per Acquafresca, che sfugge per la prima volta alla morsa Biava-Dias. Il tiro del bomber torinese - deviato da Berni e diretto in porta - non è irresistibile ma Dias fa la frittata, perché anziché respingere il pallone se lo trascina goffamente in porta. Cagliari avanti, shock Lazio, che va sotto in maniera immeritata e fatica a reagire. E' qui che mancano i biancocelesti, che nella ripresa - nonostante gli inserimenti di Floccari e Zarate - non riusciranno a pungere con la necessaria efficacia. Ci provano Ledesma ed Hernanes, sempre da fuori, ma Agazzi c'è sempre e Kozak non ha i riflessi giusti. Il Cagliari si copre con ordine e precisione, Donadoni si copre togliendo Cossu e Acquafresca e nel finale non rischia più, andando anzi vicino al raddoppio con Missiroli e Conti. Nona vittoria per Donadoni, che sale al nono posto e strizza l'occhio all'Europa League; la Lazio, nonostante il ko, è ancora padrona del proprio destino.  

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