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L'Inter vince e tifa pari

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DanielePalizzotto Un lampo di Sneijder e una perla di Eto'o infrangono la maledizione di Marassi e lanciano l'Inter a due punti dalla vetta. Contro un'ottima Sampdoria i nerazzurri giocano male, soffrono, rischiano di cadere, ma alla fine riescono a portare a casa tre punti fondamentali. E così stasera Leonardo potrà godersi il big match Milan-Napoli e, come promesso, tifare per un pareggio. Poi, sicuramente, il tecnico brasiliano troverà il tempo per rivedersi la gara di Marassi e capire perché l'Inter abbia faticato tanto. Parte del merito va sicuramente ascritto al trasformista De Carlo, capace di imbrigliare i fenomeni nerazzurri con un intelligente 3-5-2, con Maccarone unica vera punta e Guberti a dare una mano all'invalicabile linea mediana Dessena-Palombo-Poli. Qualche spazio, per la verità, ci sarebbe sulle corsie esterne, ma il pur positivo Nagatomo non è Maicon mentre Chivu è sempre Chivu, ovvero un centrale prestato alla fascia. E così l'Inter fatica a creare gioco nei primi 45'. La Samp, al contrario, si rende molto pericolosa quando avanza, ma non concretizza le buone possibilità capitate sui piedi di Dessena e Ziegler ed è sfortunata al 43' quando il tiro di Poli si infrange contro il palo. Nel secondo tempo la trama non cambia. Maccarone spreca un'ottima opportunità solo davanti a Julio Cesar. Ma la svolta arriva solo al 28' grazie a un'invenzione di Sneijder, che con una fantastica punizione sorprende Curci. La Samp non ha più energie per reagire, Eto'o si sveglia, chiude la partita nel recupero e rilancia le ambizioni scudetto dell'Inter.

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