VERONA Non è stata una passeggiata, ma il Milan esce indenne dalla trasferta di Verona mantenendo intatto il distacco sulle inseguitrici.
Allegrifesteggia così nel migliore dei modi il venticinquennale della presidenza Berlusconi, celebrato anche dalla maglia con tanto di firma del presidente rossonero. E alle polemiche del portiere avversario Sorrentino («Le grandi hanno un regolamento diverso») replica sereno: «L'errore dell'arbitro Banti sul gol di Robinho c'è stato, ma per favore non parliamo di malafede». E dire che erano 353 minuti, sino al primo gol rossonero, che i veronesi non subivano un gol al Bentegodi (19 dicembre, Quagliarella). Troppo tempo per non suggerire ad Allegri un atteggiamento inizialmente prudente con Pato in panchina e Robinho dietro le due punte Cassano e Ibra. Pioli da parte sua ha dovuto rinunciare a Sardo e Mandelli squalificati e a Luciano e Marcolini indisponibili. Assenze che alla fine si sono fatte pesanti nell'economia del gioco veronese anche se il tecnico gialloblu spende parole di elogio per l'impegno dei suoi («C'è stata continuità per 95'»). In effetti i padroni di casa erano stati bravi a rimettere in piedi la partita approfittando di un letargo della difesa rossonera quando Merkel si è perso Fernandes che di testa ha pareggiato. Ma non basta perché questo, in ogni caso, non è il Chievo che ha dominato Napoli, Inter e spaventato Roma e Juve e finisce così che si deve arrendere alla prepotenza dei rossoneri. «Ci siamo arresi ad un braccio di Robinho - dicono i veronesi - e alla prodezza di un campione». Così, nel giorno del 25° compleanno dell'era Berlusconi, nel giorno del 32° anniversario della scomparsa di Nereo Rocco, il Milan versione campionato esce da Verona con tre punti pesantissimi per la classifica. E per il suo tecnico Allegri c'è anche la soddisfazione di tagliare il traguardo della 100ª vittoria da professionista. La prima risaliva al 23 agosto 2003 in Carrarese-Aglianese 2-3 in Coppa Italia di Serie C. Ma il Milan porta a casa una vittoria difficile anche perché ottenuta in un momento di grande tensione. E Gennaro Gattuso, osservato speciale dopo la battaglia con il Tottenham in Champions League, è rimasto sereno nonostante la valanga di critiche ricevute. Altra nota lieta per il Milan è il ritorno di Pato la cui rabbia per la terza panchina consecutiva è esplosa dopo il gol con un mezzo giro di campo a petto nudo e maglia in mano. Un gesto che Allegri ha apprezzato forse quanto la rete: «È un ragazzo di 21 anni con capacità straordinarie sta crescendo ed è giusto che covi rabbia come quella dimostrata oggi».