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Vigilia difficile tra tensioni e troppi veleni

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Pesanoanche le parole quando, come sta accadendo a Napoli, equivalgono a uno Zippo acceso tra le taniche di benzina. Tra Mazzarri e De Laurentiis, sulla vicenda Lavezzi, si è fatto a gara per rendere incandescente un ambiente di per sé non esattamente tiepido. Giusto sottolineare come l'argentino fosse stato provocato, ma la sola eventuale ingiustizia riguarda le tre giornate a Rosi, che avrebbero potuto esere cinque, la sanzione a Lavezzi invece ci sta tutta, lo sputo resta un gesto inqualificabile. La violenza fisica si è manifestata a Roma: contestazione a Trigoria, e ci può stare, la solita, premeditata ricerca dello scontro frontale con le forze dell'ordine, ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Sicuramente intollerabile la reiterata pretesa di avere chiarimenti dai giocatori all'interno di Trigoria, inammissibile perfino nelle zone meno raccomandabili del Sud America. Purtroppo tutto questo chiama pesantemente in causa una società che troppe volte aveva concesso in passato questo inspiegabile privilegio. E che aveva consentito a quattro delinquenti di entrare sul terreno dell'Olimpico, minacciare i giocatori e indurli a sospendere senza motivo un derby, in Inghilterra avrebbero buttato via la chiave della prigione. Atleti professionisti non hanno alcun obbligo di dare spiegazioni agli scalmanati di turno, non sono degli autolesionisti che giocano male per danneggiare qualcuno, al loro pestigio ben retribuito ci tengono troppo, se a qualcuno non pacciono libero di frequentare i cinema a luci rosse all'ora della partita. Questa avvilente cornice ha inquadrato la vigilia di una sfida cruciale, il Marassi genoano pesante banco di prova per le ambizioni di riscatto, anche se il tecnico continua a definire «splendida» la prova di San Siro, la «manita» in pieno volto. Non aiutano le squalifiche di Cassetti e De Rossi, il Genoa è in piena salute e dispone di esterni velocissimi come Criscito e Rafinha, caratteristiche poco gradite per i romanisti. A casa Vucinic, convocati Pizarro e Borriello, vedremo se saranno entrambi in campo, il bomber brontolone e l'uomo misterioso tornato dal Cile.

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