Il ministro della difesa

 Il miglior attacco è la difesa. L'adagio non era proprio così ma per la Lazio va strabene. Solo ventidue gol subiti, secondo miglior reparto arretrato dopo il Milan capolista (19 reti incassate) e la certezza che, perlomeno per quanto riguarda la difesa, la lotta per un posto in Champions è un fatto che riguarda la banda di Reja. E, gran parte del merito, è del quartetto base guidato dal ministro della difesa André Dias. Senza nulla togliere a Lichtsteiner, Biava e Radu, non si può negare che il centrale brasiliano (compirà 32 anni il 15 maggio), sia il perno fondamentale della difesa laziale. Era stato acquistato a gennaio dello scorso anno per 2,5 milioni: soldi ben spesi alla luce del rendimento costante del giocatore diventato uno dei leader dello spogliatoio. Lo scetticismo iniziale dei tifosi si è trasformato in costante ammirazione anche per il diesse Tare che lo aveva fortemente inseguito. Ben due volte era stato eletto miglior difensore del Brasilerao in patria ma il fatto di non essere mai stato convocato dalla sua nazionale aveva aumentato i dubbi. Solo qualche partita per ambientarsi poi è diventato uno dei protagonisti della salvezza della passata stagione. Anche due gol fondamentali al suo attivo, quello del 2-2 a Bologna dove alla fine la Lazio vinse e quello del pareggio a Genova contro i rossoblu (anche quella volta arrivarono i tre punti). Contro di lui solo la carta d'identità tanto che aveva firmato un contratto solo fino al 2013 ma, se dovesse continuare ai livelli raggiunti negli ultimi tempi, la sua permanenza a Roma potrebbe anche allungarsi. Tra l'altro pochi mesi dopo lo sbarco in Italia è stato raggiunto dalla famiglia, dalla moglie, dal figlioletto e dalle gemelline nate lo scorso luglio. Vivono all'Olgiata, si sono legati all'ambiente laziale. Ma, tornando al campo, Dias è riuscito a dare sicurezza al reparto formando con Biava una coppia perfetta. Spera di poter giocare in Champions il prossimo anno con la maglia biancoceleste ma anche con gli amici non si sbilancia pur restando convinto che la Lazio possa farcela. Ha anche segnato il gol più bello tra i 32 realizzati dalla banda di Reja, il 31 ottobre a Palermo con un gran destro al volo sugli sviluppi di un calcio di punizione di Ledesma. Domani il Bari per proseguire il volo verso la Champions: a guidare la difesa ci sarà ancora il brasiliano Andrè Dias.