A meno di clamorosi quanto improbabili colpi di scena sarà Luca Cordero di Montezemolo il presidente del Comitato promotore di Roma per le Olimpiadi 2020
Ilpresidente della Ferrari scioglierà la riserva nei prossimi giorni. Montezemolo si è voluto prendere ancora qualche ora per valutare la proposta del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta e del sindaco di Roma Alemanno e decidere, ma entro lunedì è atteso il sì definitivo con l'investitura ufficiale agli Stati generali della Capitale in programma martedì e mercoledì al Palazzo dei Congresso dell'Eur. Con Montezemolo presidente, il ruolo di direttore generale andrà a Ernesto Albanese, uomo di fiducia del presidente del Coni Petrucci e già dg di Coni Servizi. Un ticket, quello Montezemolo-Albanese, che rivela il totale consenso del Coni sulla figura del presidente Ferrari. Un amore che non è mai sbocciato invece con il patron di Technogym Nerio Alessandri. Del resto, le parole di Petrucci da Garmisch rappresentano qualcosa di più di un endorsement. Governo e Coni non hanno mai fatto mistero peraltro di volere alla guida del Comitato un nome di chiara fama internazionale, che rappresenti il made in Italy ai più alti livelli. Tutti indizi che portano proprio a Montezemolo. «Luca è l'uomo giusto, uno degli italiani più famosi nel mondo. Con lui le nostre chances crescerebbero - è l'investitura di Petrucci - Sono pienamente d'accordo con Letta e Alemanno. Ora attendiamo fiduciosi una risposta». Risposta che con tutta probabilità sarà positiva. I giochi sono fatti. «Ho appreso con grande piacere - aggiunge Petrucci - il fatto che il presidente del comitato promotore possa essere Montezemolo. Spero ardentemente che la sua risposta sia positiva. Anche perché, avendo lavorato personalmente con lui ai tempi di Italia '90, ricordo bene che alla fine gli utili furono di 200 miliardi di lire, di cui 100 andarono alla Fifa e 100 alla Figc». Anche il potere economico romano fa pendere l'ago della bilancia dalla parte di Montezemolo, con il manifesto gradimento del presidente di Unindustria Aurelio Regina e della Camera di Commercio Giancarlo Cremonesi. Sono ridotte così al lumicino le speranze di Matteo Marzotto e Luigi Abete, nonostante il presidente di Confcommercio Roma e Lazio rilanci l'ipotesi di una «soluzione romana» facente capo al presidente di Bnl-Bnp Paribas. Ipotesi scartata dall'ufficio stampa del diretto interessato fa sapere che Abete «ha già da tempo detto che ritiene incompatibile l'impegno di presidente del Comitato con i suoi attuali impegni professionali ed imprenditoriali». Inoltre Abete «auspica che Montezemolo si possa rendere disponibile per un ruolo per il quale è particolarmente idoneo».