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Basta fischi, solo tifo

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Lichtsteiner

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Il carattere non gli è mai mancato. Stephan Lichtsteiner è uno di quelli che in campo non le manda a dire. Agli avversari, agli arbitri e persino ai compagni. Ed è ovvio che uno come lui non abbia nessuna difficoltà a tirare le orecchie anche ai tifosi: «Ultimamente ci sono state troppe critiche verso questo gruppo, specie nei momenti di difficoltà. C'è stata mancanza di rispetto nei nostri confronti, fino ad ora abbiamo fatto molto bene». In un calcio in cui spesso si parla tanto per non dire nulla, le dichiarazioni dello svizzero fanno rumore. Sono le parole di un calciatore che in campo offre sempre il massimo impegno e vorrebbe che i tifosi fossero costantemente al fianco della squadra. Specie ora che c'è un grande obiettivo da inseguire. Anche in questo caso Lichtsteiner non ha paura di pronunciare la parola che i più scaramantici preferiscono evitare. «La Champions? Certo che ci crediamo. Se non fosse così potremmo fare anche a meno di scendere in campo. Abbiamo una squadra con tanti giocatori di valore ed è sicuro che possiamo farcela». Lichtsteiner parla con la cognizione di chi, da quando veste la maglia biancoceleste, ha vissuto sulla propria pelle una serie di alti e bassi. Quelli della squadra, dalla Coppa Italia al rischio retrocessione, e quelli personali, ai margini con Ballardini e sugli scudi con Reja. E proprio nell'allenatore che gli ha restituito una maglia da titolare lo svizzero individua la chiave della svolta. «Io credo in lui perché da quando è arrivato abbiamo fatto sempre punti - spiega - E poi ha creato un gruppo unito come mai lo era stato prima. Certo, è vero, alle volte fatichiamo un po' a trovare il gol, ma adesso c'è uno come Kozak che può aiutarci a sbloccare il risultato anche sui calci piazzati, e tutto può diventare più facile». A gennaio lo svizzero, arrivato a Roma per appena un milione di euro, ha rifiutato la corte della Juventus. Ha un contratto fino al 2013 e, dall'anno prossimo, potrebbe avere accanto Reto Ziegler. «Ho parlato con lui in Nazionale - ha raccontato - e gli ho spiegato che mi farebbe molto piacere se venisse alla Lazio. Credo e spero che anche lui lo voglia». Da parte sua Lichtsteiner continuerà a dare il suo grande apporto di corsa, impegno e grinta. Peccato solamente che non possa farlo già da domenica prossima. Il problema muscolare alla coscia sinistra accusato con la Nazionale e riacutizzatosi a Brescia gli impedirà di scendere in campo contro il Bari. Senza la sua spinta, la Lazio potrebbe faticare un po' di più.

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