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Finalmente Lazio

Blitz in trasferta per la Lazio

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Finalmente un blitz in trasferta dopo un lungo digiuno. La Lazio passa a Brescia con autorità, regala due squilli Champions e torna al terzo posto. Una vittoria preziosa, griffata da Gonzalez (l'uruguaiano simula una telefonata con lo scarpino) e Kozak, giocatori tenuti in naftalina l'anno scorso e ora decisivi nelle ultime partite. Tutto bene, Reja stavolta non sbaglia una mossa e porta a casa punti preziosi nella corsa al quarto posto. Avvio spumeggiante e vantaggio di Gonzalez grazie a una bella percussione di Lichtsteiner che pennella l'assist vincente. La Lazio gestisce il gioco, la coppia Ledesma-Matuzalem si conferma la migliore possibile, lo stesso cursore uruguaiano fallisce il raddoppio per eccesso di egoismo. E il Brescia? Tanta confusione, per carità l'impegno non manca da parte degli uomini di Iachini ma la differenza tecnica è apparsa subito solare. Sul finire del primo tempo Diamanti & Co. provano a buttarla in rissa e l'arbitro Giannoccaro di Lecce sbanda tollerando una serie di ingiustificate simulazioni su normali contrasti di gioco tra Kozak e i difensori di casa. Scorie della notte di Milano e i direttori di gara pare abbiano puntato il gigante ceco. Lui, però, reagisce, lotta su tutti i palloni vaganti e, all'inizio della ripresa, chiude il conto. Angolo di Ledesma, spunta la copocciona di Kozak e quinto gol stagionale dopo un'altra prova convincente. Rete decisiva, fondamentale nell'economia della sfida perché nei primi dieci minuti del secondo tempo la Lazio ha subìto il pressing sconclusionato ma pungente del Brescia. La mezz'ora finale in sostanziale controllo della gara, peccato solo aver fallito con Zarate il terzo gol che non avrebbe reso necessaria una paratona di Muslera su Eder per far abortire sul nascere il proposito di rimonta dei padroni di casa. Dispiace vedere Maurito sempre meno in sintonia con i compagni. Nel suo quarto d'ora si intestardisce a cercare il gol invece di rifinire per i compagni. Vecchio difetto, acuito dalla rabbia per l'esclusione a favore di Sculli che pure non ha entusiasmato anche se ha confermato una maggiore disponibilità al sacrificio rispetto al collega argentino. Tant'è, Zarate è una piccola nota stonata in una domenica da incorniciare dove si è rivisto lo spirito di inizio stagione. Ora il Bari poi il Cagliari: è un pasaggio decisivo, serve l'impegno di tutti per restare in alto.

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