Allegri e Mazzarri possono sorridere ma ora hanno un avversario in più
Certo,fa piacere applaudire il talento di Zarate, dispiace che venga sostituito il profeta Hernanes, nei cuori del popolo laziale, ma la classifica è buona testimone del valore del tecnico friulano, anche perché i risultati sono stati sempre confortati dal gioco. Sale intanto a sei punti il vantaggio sui rivali cittadini, avvilendone l'effimero entusiasmo suscitato dal temporaneo sorpasso. Già consola che il tifo romanista abbia preso atto, con i sonori fischi di sabato sera, del mediocre livello di una formazione che qualcuno vedeva in corsa per il «triplete», accusando di disfattismo, magari interessato, chi ne aveva evidenziato i limiti in tempi non sospetti, quando si cianciava di scommesse vinte. Andrà ritrovato almeno un soffio di furore agonistico in prospettiva di un collaudo europeo molto pesante. Gli ucraini di Mircea Lucescu, vecchio lupo che il calcio italiano conosce a memoria, si sono riposati dopo la fine del campionato, allenandosi al tepore del Dubai, hanno risorse tattiche e individualità sufficienti per creare ambasce alla Roma. La strada di una auspicata rinascita comincia in salita. La prima vittoria esterna della Fiorentina arriva in tempo per frenare la risalita del Palermo, che però ha grandi attenuanti, nonostante Zamparini continui a infierire contro le scelte difensive di Delio Rossi, che in realtà non aveva valide alternative. Già va iscritto a ulteriore merito del tecnico l'esordio in Serie A di altri due giovanissimi: uno dei quali, il ghanese Acquah, ha esibito limpido talento e soprattutto grande personalità in rapporto ai suoi diciannove anni, non aveva torto chi lo aveva pronosticato erede di Essien. A proposito di giovani rampanti, si confermano dotati di artigli micidiali i friulani di Guidolin, fiera spallata ai sogni di sopravvivenza del Cesena, travolto in casa e duramente contestato dal tifo amico. Di Natale a segno due volte, in mezzo la zampata di Inler, peccato per il giallo a Sanchez che salterà il prossimo impegno con il Brescia, per altro non terribile. Bravo il Cagliari di Donadoni nel reagire subito al passo falso contro la Juve, piovono mazzate su un Chievo meno attento e disciplinato rispetto alle precedenti esibizioni, ancora un gran gol di Daniele Conti, a un solo passo dal record di presenze in rossoblù, detenuto da tale Gigi Riva da Leggiuno. Chiusura di allarmanti parentesi nere per la Sampdoria e per il Catania, fulminea partenza dei liguri ad annichilire le velleità del Bologna, tante sofferenze per i siciliani, la rimonta sul Lecce firmata dalla doppia prodezza balistica del mancino Lodi. Si fa dura, sul fondo, la situazione di Brescia, Cesena e soprattutto Bari, serve a poco il punticino lucrato al San Nicola, deserto fino alla depressione, contro il Genoa.